Malattie cardiovascolari, la prevenzione primaria resta fondamentale

Malattie cardiovascolari, la prevenzione primaria resta fondamentale


Il cuore resta l’osservato speciale in tema di salute pubblica perché, come ricorda l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte a livello globale. Nel 2022, secondo le stime dell’organizzazione, 19,8 milioni di persone sono morte a causa di patologie connesse all’apparato cardiovascolare e di questi decessi l’85% era stato dovuto ad infarto e ictus.

Il cuore al centro della ricerca scientifica

Gestione e trattamento delle patologie cardiovascolari restano quindi al centro degli sforzi della comunità scientifica e dell’innovazione in ambito assistenza sanitariaal fine di governare il tema dell’incidenza e dell’impatto sia a monte che a valle. E se negli Stati Uniti d’America – alle sessioni scientifiche dell’Associazione americana del cuore che si sono tenute a New Orleans dal 7 al 10 novembre – si è discusso di sperimentazioni cliniche che chiamano in causa la proteina Pzk9enzima coinvolta nell’omeostasi del colesterolo, e si è anche premiata l’innovazione nell’ambito dell’annuale Health tech competition, sul fronte italiano “un panorama completo di apprendimento ed aggiornamento in ambito di gestione e trattamento delle patologie cardiovascolari” è quello che ci si aspetta dall’86esimo Congresso nazionale della Società italiana di cardiologia (Sic), che sarà di scena a Roma dal 4 al 7 dicembre.

Appuntamenti per addetti ai lavoricerto, ma in cui vengono delineati quegli scenari destinati a incidere sulla vita di milioni di persone a livello globale. Sviluppo di molecole, disponibilità di terapie e la scommessa sull’innovazione che potrebbe arrivare a favorire il recupero e la rigenerazione del tessuto cardiaco dopo un evento come l’infarto. Tutte aspettative attese non solo da soggetti interessati, ma anche da chi spera di riuscire a prevenire i fenomeni più gravi, che in più del 50% dei casi rappresentano direttamente la prima manifestazione della malattiacolpendo persone considerate sane fino a quel momento.

Fondamentale per tutte e tutti è l’impegno a lavorare sui fattori modificabiliovvero quelli su cui si può intervenire, come dislipidemia, fumo, obesità e sedentarietà ma anche, da parte dei soggetti pubblici e politici, a incidere sulle condizioni psicosociali e socioeconomiche sfavorevoli (non a caso, sempre secondo l’Oms, oltre tre quarti dei decessi per malattie cardiovascolari si verificano nei paesi a basso e medio reddito).

Prevenzione, consapevolezze e azione

La cultura della prevenzione non deve limitarsi alla crescita della consapevolezza teorica ma deve essere anche accompagnata da un approccio proattivoovvero bisogna cogliere le occasioni esistenti e vantaggiose per occuparsi concretamente della propria salute cardiovascolare attraverso azioni concrete.

In quest’ottica, bisogna anche monitorare le possibilità di accedere a prezzi agevolati ai pacchetti dedicati alla salute cardiovascolare, come quelli che ha promosso a partire dal mese di ottobre il gruppo europeo Synlabche si occupa diagnostica medica e della fornitura di servizi di medicina di laboratorio. Pacchetti ancora a disposizione nei centri del gruppo presente nei territori italiani con piattaforme regionali che comprendono laboratori, punti prelievo, centri polidiagnostici, poliambulatori.



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