Recensione Honor 400: democratizzazione dell’Intelligenza Artificiale | Video

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Oggi è il giorno di Onore 400uno smartphone che segna una piccola ma significativa svolta nella strategia del brand cinese. Già, perché la serie numerica di Honor – storicamente più accessibile rispetto alla linea Magia – si affaccia per la prima volta sul mondo dell’intelligenza artificiale con convinzione, portando in dote praticamente tutte le funzioni che fino a ieri vedevamo solo sui flagship, con l’obiettivo certamente ambizioso di democratizzare l’intelligenza artificiale. Tra le diverse funzioni già note, un po’ a sorpresa, c’è anche una piccola ma divertente esclusiva. Non male per un prodotto che, guardando a quella che è stata fino ad oggi la strategia Honor, probabilmente non tarderemo a trovare sotto la soglia psicologica dei 400 euro. Ma vi racconto tutto in questa recensione, restate con me.

INDICE

ESTETICA E MATERIALI

Non lo nascondo, non sono stato un grande fan del design di Honor 200 lo scorso anno, anzi. Sarà quindi che sono condizionato da questo giudizio ma, onestamente, questo Honor 400 mi è parso da subito decisamente più bello del suo predecessore. Fin dal primo contatto si percepisce il salto in avanti in termini di design e qualità costruttiva. Non stiamo parlando di uno smartphone vistoso o appariscente; e anche le colorazioni scelte per il lancio hanno un tocco di estro con la sfumatura sulla cover posteriore ma restano comunque abbastanza sobrie. L’impressione è però quella di avere tra le mani un dispositivo solido, curato nei minimi dettagli, e che trasmette affidabilità già solo tenendolo in mano.

(aggiornamento del 22 May 2025, ore 20:12)

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