Creare un’intelligenza artificiale che impara dal mondo reale. C’è un progetto in Europa e lo guida una startup italiana

Creare un’intelligenza artificiale che impara dal mondo reale. C’è un progetto in Europa e lo guida una startup italiana


“Proviamo a pensare ai dati come a un oceano. I dati che produciamo compongono il mare, con tutto quello che c’è dentro. L’intelligenza artificiale è la canna da pesca che ci serve per estrarre i frutti di questo maredunque le cose più utili. Più è vasto l’oceano, più la canna da pesca deve essere robusta”. Con queste parole, Mariarosaria Taddeo (filosofa e docente di Etica del digitale e tecnologie per la difesa presso l’Oxford internet institute dell’Università di Oxford) spiega lo scopo ultimo di Dvpsuno dei progetti di Orizzonte Europail programma per la tecnologia e l’innovazione europea.

Finanziato con 29 milioni di euro, Dvps – acronimo che sta per I diversi modi per il maggior numero di rilasci (In latino: “Attraverso percorsi diversi, risolvo molteplici problemi“) – è coordinato da Tradotto, startup italiana pioniera nell’uso dell’AI per assistere i traduttori professionisti. L’obiettivo finale è dare vita alla “prossima frontiera dell’intelligenza artificiale”dadi Marco Trombettico-fondatore di Translated.

Studiare la realtà

Questa nuova frontiera è fatta di macchine in grado di apprendere dall’interazione con il mondo esterno. Fino ad oggi, infatti, i modelli di AI più utilizzati si basano su dati che, in larga parte, appartengono al passato: cose già scritte, già registrate, già viste. Dvps vuole che le nuove tecnologie prendano i dati dalla realtà esterna per imparare direttamente da quest’ultima e, dunque, creare nuove informazioni. Insomma: una canna da pesca più forte, ma anche più flessibile e, soprattutto, che non dobbiamo manovrare o monitorare costantemente.

Al momento, l’idea è di creare un modello inedito di AI da testare in tre ambiti principali: medicinale (con un focus specifico sulla cardiologia); ambiente (e in particolare sulla registrazione e utilizzo dei dati satellitari); modelli linguistici per la traduzione in simultaneache verranno usati anche per migliorare le prestazioni nell’ambito degli altri due settori.

Ci saranno, poi, due altri due campi su cui puntare: uno di questi è probabilmente la roboticamentre l’altro è ancora in via di definizione. “È una sorpresa”fanno sapere da Translated durante il lancio del progetto, avvenuto il 3 luglio nella sede romana dell’azienda.



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