Medicina medievale, era più sofisticata di quanto pensassimo, e le persone annotavano ovunque le ricette dei rimedi

Medicina medievale, era più sofisticata di quanto pensassimo, e le persone annotavano ovunque le ricette dei rimedi


IL medicina medievale forse era più complessa e ricercata di quanto abbiamo creduto fino ad oggi. Era una materia che interessava una larga fetta della popolazione e che spaziava dai rimedi per i più disparati disturbi fino a suggerimenti di cosmetici. Alcuni dei quali assomiglierebbero addirittura ad alcune attuali tendenze diffuse sui social. È quanto emerge dal lavoro di un gruppo di ricercatrici e ricercatori della Binghamton University di New York (Stati Uniti), in collaborazione con altre università, che ha analizzato e collezionato centinaia di manoscritti medievali contenenti materiale medico antecedente all’undicesimo secolo. Il risultato di questo lavoro è un catalogo oggi disponibile online, e il progetto di ricerca da cui ha avuto origine, finanziato dalla British Academy, prende il nome di Corpus della medicina latina del primo medievale.

La complessità della medicina medievale

Appunti di medicina medievale

Le persone si interessavano alla medicina su una scala molto più ampia di quanto si pensasse in precedenza“, racconta Meg Leja, docente di storia alla Binghamton University, specializzata nella storia politica e culturale dell’Europa tardoantica e medievale. “Erano interessati alle cure, volevano osservare il mondo naturale e annotare informazioni ovunque potessero in questo periodo noto come ‘epoca buia’“.

Infatti, molti degli scritti analizzati dagli studiosi sono in effetti appunti trovati sul bordo delle pagine di libri relativi a materie che non c’entrano nulla con la medicina medievale, come manoscritti di teologia, grammatica o poesia. E proprio questa necessità di annotare ovunque le ricette di possibili rimedi per la salute o la cura del corpo documenterebbe un profondo interesse verso le sostanze naturali e quindi anche verso la scienza, spiega ancora Leja.

Rimedi moderni e non

Inoltre, alcune delle ricette scoperte attraverso questo lavoro ricorderebbero i consigli promossi da alcuni influencer modernispiegano i ricercatori. Uno di questi riguarda l’utilizzo dell’olio di rosada applicare sulla pelle della fronte per combattere il mal di testa, stando alle antiche conoscenze. Tra l’altro, secondo uno studio pubblicato nel 2017, forse questo rimedio (e più nello specifico l’olio della cosiddetta rosa di Damasco) potrebbe davvero aiutare ad alleviare i sintomi di pazienti che soffrono di uno specifico tipo di emicrania. Anche se gli stessi autori avevo sottolineato che sarebbero serviti studi più ampi per confermare i loro risultati. Ad ogni modo, “molte delle cose che si vedono in questi manoscritti sono attualmente promosse online come medicine alternative, ma esistono già da migliaia di anni”, aggiunge Leja, che si era occupata già in passato di medicina medievale nel suo primo libro, intitolato “Incarnando l’anima: medicina e religione nell’Europa carolingia“.

Una visione più completa

Prossimamente, Leja e colleghi si occuperanno di analizzare altri scritti e di continuare ad aggiornare il catalogoche già adesso contiene molti documenti che in precedenza erano stati scartati da altre raccolte. In passato, spiega infatti la docente, i cataloghi erano spesso basati su manoscritti firmati da personaggi noti, come Ippocrate. Tuttavia, è possibile che le persone all’epoca tenessero in considerazione anche altri documenti che finora non sono stati presi in esame, e che potrebbero fornire agli storici una visione più completa su quella che effettivamente era la medicina medievale. “È vero che mancano molte fonti relative a quel periodo. In questo senso è ‘oscuro’”, conclude la ricercatrice. “Ma non in termini di atteggiamenti ‘antiscientifici’: le persone nel primo Medioevo erano piuttosto interessate alla scienza, all’osservazione, alla comprensione dell’utilità delle diverse sostanze naturali e cercavano di identificare pattern e fare previsioni“.



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