Frontex si affida ai droni israeliani per sorvegliare l’Europa, mentre rifiuta la scorta alla Global Sumud Flotilla

Frontex si affida ai droni israeliani per sorvegliare l’Europa, mentre rifiuta la scorta alla Global Sumud Flotilla


Nessuna scorta alla Global Sumud Flotilla. Frontexl’agenzia europea che coordina i controlli alle frontiere, ha negato un affiancamento alla flotta di circa 50 imbarcazioni che sta facendo rotta verso la Striscia di Gaza per consegnare un carico di aiuti umanitari alla popolazione, forzando il blocco navale imposto da Israele.

Alla lettera di 58 europarlamentari dei gruppi Sinistra, Verdi e Socialisti & Democratici che chiedevano alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, di schierare mezzi dell’agenzia sotto il suo controllo a sostegno della Flotilla, Frontex ha risposto con un niet. All’agenzia stampa Ansa un funzionario dell’ente, con sede in Polonia, ha dichiarato che “Frontex è un’agenzia di controllo delle frontiere europee, un’organizzazione civile, non militare: non abbiamo la capacità di fornire protezione o scorta“.

I nodi della vicenda

In droni da israle

Per quanti non si possa inquadra formalmente come militare, Frontex tuttavia fa molto affidamento su tecnologie, servizi e hardware dell’industria bellica. Anche di quella di Israele. Uno degli ultimi contratti per la fornitura di droni da dispiegare ai confini dell’Unione europea coinvolge Israel Aerospace Industries (Iai), una società di aeronautica fondata nel 1953. Parliamo del bando OP/0009 del 2024. Valore stimato: 184,3 milioni di euro. È uno dei tanti attraverso cui Frontex rimpolpa i suoi stormi di droni per sorvegliare il Mediterraneo e i confini est dell’Unione.

In finale arrivano in due: Airbus Airborne Solutions, la divisione droni del colosso aeronautico francese, e Leonardo, il più importante produttore di armi italiano. Vince Airbusche nel suo catalogo ha velivoli di propria produzione (attraverso la controllata Survey Copter) e altri di terzi. Come quelli di Iai.

Il modello militare Heron

La gamma proposta da Airbus a Frontex è di tipo bellico: Heron, i cui tre modelli sviluppati dall’azienda israeliana – Heron, Heron Tp e Heron Mk II – sono tutti marchiati come velivoli di tipo militare. L’accordo, come descritto in una nota ufficiale attraverso cui le due aziende celebrano l’assegnazione del contratto, vale quattro anni e prevede l’impiego di questi droni di tipo Male, sigla che indica che volano a media altitudine (tra i 3.000 e i 9.000 metri) e hanno una lunga autonomia di missione. In questo caso, di 20 ore.

Il drone aero, spiegano le due azienderaccoglie dati di sorveglianza utilizzando sensori elettro-ottici e sensori a infrarossi termici” ed è “dotato di un radar marittimo ad alte prestazioni e di un sistema di identificazione automatica. Tutti i dati raccolti vengono trasmessi direttamente al centro di comando operativo di Frontex a Varsavia e ai centri di controllo dei rispettivi Paesi ospitanti. Ciò consente di coordinare le operazioni di soccorso in tempo realecontrastare le attività illegali e garantire così la sicurezza del Mediterraneo“.



Source link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back To Top