Proprio perché Ardon Jashari del Milan può seguire le orme di Luka Modric

Proprio perché Ardon Jashari del Milan può seguire le orme di Luka Modric


As per La Gazzetta dello Sport, “Luka Modric ha trovato il suo alter ego” nel nazionale svizzero Ardon Jashari. La carta rosa sostiene che ha dimostrato costantemente di poter giocare davanti alla difesa con “idee chiare e ampi margini di miglioramento”.

Insieme a Christopher Nkunku del Chelsea, il trasferimento da 37 milioni di euro del 23enne Jashari dal Club Brugge è stato uno dei trasferimenti più attesi dal Milan, nonché uno dei più costosi nella finestra estiva dei Rossoneri.

Dopo una solida base nel pre-campionato e ora alcune altre uscite impressionanti fino a questo punto, sembra che ne sia valsa la pena l’infinita soap opera con il Brugge.

Jashari ha giocato un ruolo nell’unità considerata il “gioiello della corona del Milan”. Allegri attualmente opera con una rara abbondanza di opzioni a centrocampo, e questa è qualcosa che non si trova altrove.

Jashari a positive in Milan’s Coppa Italia defeat against Lazio

Soprattutto, ogni giocatore è unico e Jashari non fa eccezione. La sua versatilità gli permette di adattarsi ovunque. In Belgio ha giocato prevalentemente da centrocampista centrale nel 4-2-3-1, ma viste le sue caratteristiche e attitudini può giocare anche come trequartista profondo davanti alla difesa (come visto all’Olimpico contro la Lazio).

Il momento clou della sconfitta per 1-0 in Coppa Italia è stato il suo passaggio a Pervis Estupinan, che ha poi servito Rafael Leao per sprecare la migliore occasione del Milan. È stato un passaggio potente di oltre 20 metri, che ha spaccato in due la difesa laziale, ricordando a molti il ​​grande Andrea Pirlo.

Sebbene questa sia una prova evidente di per sé, la testimonianza del giornalista Marco Pasotto riassume il giocatore in modo superbo:

“Ardon è un lottatore e un maestro del controllo. Quando la palla è ancora sulla sua traiettoria, già guarda in alto per decidere se difenderla dagli avversari o concentrarsi soprattutto sulla ricerca del compagno giusto a cui passarla. Non è fisicamente in forma, ma è difficile spostarlo. Come ha notato Allegri, lavorare al fianco di un maestro come Modric lo ha ovviamente aiutato, e lo svizzero ha tutte le carte in regola per emergere come uno dei prospetti più intriganti della seconda metà di stagione”.

Quella partita contro la Lazio, già delineata, vedeva il nazionale svizzero uscire dal campo con due contrasti vinti e quattro duelli (su sette). Ha anche registrato 80 passaggi riusciti su 92 giocati (solo De Winter lo ha superato).

Nella partita di campionato contro i biancocelesti, Modric aveva raggiunto quota 89. Questo, per molti, dimostra che Jashari può svolgere adeguatamente quel ruolo profondo e di ritmo. Allegri ha chiaramente un’arma in più nel cuore del campo, e che potrebbe essere particolarmente intrigante insieme sia a Modric che ad Adrien Rabiot – soprattutto rispetto a Youssouf Fofana.

VELENO | Max Bradfield



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