Le proteste contro l’overtourism nelle principali città europee

Le proteste contro l’overtourism nelle principali città europee


Il turismo di massa sottrae a problema molto sentito nelle principali città europeedove non mancano le proteste contro l’overtourism che, secondo molti abitanti, sta svuotando e danneggiando i centri urbani più visitati.

Solo lo scorso fine settimana si sono svolte alcune proteste contro l’overtourism In Italiaa Venezia, e in circa quindici città europee, soprattutto in Spagna. Le mobilitazioni, organizzate da decine di sigle sindacali, criticano un modello economico che, a loro dire, privilegia i turisti a discapito dei residenti.

A scendere in piazza, i cittadini di Barcellona, Palma de Mallorca, Granada e Lisbona.

Le proteste contro l’overtourism a Barcellona

La capitale della Catalogna è senza dubbio una delle città più colpite dal turismo di massa. La protesta degli scorsi giorni è stata guidata dall’Assemblea di quartieri per degrowth turistico (Assemblea dei quartieri per la decrescita turistica), che già la scorsa estate aveva organizzato una delle più grandi manifestazioni contro l’overtourism, radunando oltre 20mila partecipanti secondo gli organizzatori e 3mila secondo la polizia.

Tra fumogeni colorati e pistole ad acquai circa 600 manifestanti della scorsa settimana hanno chiesto all’amministrazione locale di prendere provvedimenti affinché i residenti possano trovare case a prezzi accessibili e vengano forniti sussidi a chi lavora nel settore del Turismo.

Cortei anche a Palma de Mallorca, Lisbona e Granada

Manifestazioni simili si sono svolte anche in altre città spagnole, come Palma de Mallorca, Malaga, Ibiza, San Sebastián e Granada.

UN Granada a detta degli organizzatori i partecipanti erano circa 350E centinaio UN Palma da Maiorca. Tra i partecipanti anche numerosi attivisti di Venerdì per futuro e associazioni locali tra cui Palma XXI e Banc de Temps de Sencelles. Anche qui la protesta era contro l’aumento dei prezzi, lo sfruttamento del territorio e le conseguenze ambientali del turismo di massa.

Turisti contro Jeff Bezos a Venezia

In questi giorni anche i cittadini di Venezia si sono mobilitati per quella che viene definita una “indesiderata e inopportuna occupazione della città“.

Si tratta della cerimonia in programma dal 24 al 26 giugno in occasione del matrimonio tra il fondatore di Amazon, Jeff Bezos e la compagna Lauren Sanchez. Per i festeggiamenti in grande stile è stata scelta proprio la città lagunare che si prepara ad accogliere più di 250 invitati, tra cui vip come Katy Perry, Leonardo di Caprio, Lady Gaga e tanti altri.

I festeggiamenti dovrebbero svolgersi a borso del mega yatch di BezosKoro, dal valore di 550 milioni di dollari e con l’ausilio di più di 30 taxi acquatici prenotati dalla coppia per i loro ospiti. L’amministrazione veneziana ha comunque rassicurato sul fatto che i festeggiamenti non andranno ad impattare eccessivamente sui noleggi dei taxi, ma sono numerosi i cittadini che stanno scendendo in piazza per protestare contro i possibili disagi causati dall’evento.

Striscioni e manifesti sono già apparsi in giro per la cittàcon l’annuncio di tre giorni di mobilitazione contro Bezos, accusato di essere a capo di una delle aziende più inquinanti del mondo.



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