Maga, perché i sostenitori di Trump sono in rivolta

Maga, perché i sostenitori di Trump sono in rivolta


Lee Zeldin, amministratore dell’Agenzia per la protezione ambientale (Epa), ha pubblicato un video in cui affermava che l’ente avrebbe reso pubblico tutto quello che saperva sulla Geoingechnia. Ma quando poi l’Epa ha pubblicato informazioni che sfatavano l’esistenza delle “scie chimiche“, i sostenitori di Trump non sono stati contenti.

Zeldin è impegnato in un pietoso tentativo di limitare i danni a fronte della rapida crescita della consapevolezza sulla guerra meteorologica che imperversa nei nostri cieli“, ha scritto su X Dane Wigington, che gestisce un blog complottista sulla geoingegneria.

Anche le principali misure di estrema destra di Trump sono oggetto di critiche. Per quanto le durissime pratiche contro l’immigrazione sembrassero la risposta ai desiderata anche delle figure più radicali, alcuni temono che le espulsioni non stiano avvenendo abbastanza velocemente.

Le espulsioni di massa sono una bugia“, ha scritto la scorsa settimana su X il suprematista bianco Nick Fuentes, prima di aggiungere: “A un certo punto non si può continuare a dare la colpa ai ‘cattivi consiglieri’ o alle persone intorno a Trump. Stiamo giocando a questo gioco da oltre 10 anni. Chi ha nominato il personale? Non ci sono più scuse“. Questo sentimento è condiviso da molte comunità di estrema destra online. “Trump deve farlo e basta. Lo abbiamo eletto perché ha detto che lo avrebbe fatto. Fallo e basta“, ha scritto un membro di The Donald. “Quando iniziano le espulsioni di massa?”, ha scritto su X all’inizio del mese ai suoi 1,4 milioni di follower David Freeman, un influencer pro-Trump conosciuto online come Gunther Eagleman.

Alcuni influencer hanno iniziato a prendersela direttamente con Trump. “Sta facendo l’esatto contrario di tutto ciò per cui ho votato“, ha detto Andrew Schulzun popolare comico e podcaster che ha intervistato Trump durante l’ultima campagna elettorale.

Il rischio per Trump è che le persone nella sua base che spendono soldi per gli abbonamenti, che guardano i video di YouTube e ascoltano i podcast inizino a pretendere qualcos’altro dagli influencer – afferma Matthew Gertz, fellow della non profit Media Matters for America –. Gli influencer dovranno adattarsi a quello che sarebbe un nuovo paradigma nel funzionamento dei media politici di destra. Penso che non siamo ancora vicini a questo punto, ma se mai dovesse succedere, immagino che accadrebbe piuttosto rapidamente“.

Questo articolo è apparso originariamente Siduciti.



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