Starlink down, per bloccare l’internet satellitare di Musk potrebbe bastare molto meno di un blackout globale

Starlink down, per bloccare l’internet satellitare di Musk potrebbe bastare molto meno di un blackout globale


I risultati dello studio hanno dimostrato che Starlink potrebbe non garantire la velocità minima di 100 Mbps in download e 20 Mbps in upload nelle zone in cui le famiglie connesse per miglio quadrato sono più di 6,66.

Il servizio sarebbe più adatto alle regioni rurali o scarsamente popolate, dove il numero di connessioni simultanee è ridotto. Nelle aree a maggiore densità di popolazione – anche in quelle prive di servizi tradizionali a Lunga fasciaStarlink potrebbe invece non rappresentare una soluzione praticabile a lungo termine.

Le possibili ripercussioni sui contratti di Starlink

Lo studio diventa ancora più rilevante se si considerano i contratti multimilionari che SpaceX – la società aerospaziale di Musk che gestisce il servizio – ha firmato con diversi governi per garantire la connettività in aree poco servite.

Oltre a mettere in dubbio l’effettiva capacità di onorare gli obiettivi delineati dagli accordi in essere, la presunta facilità con cui la rete di Starlink rischierebbe di saturarsi potrebbe limitare la possibilità di SpaceX di partecipare in gare d’appalto futuresoprattutto in mercati strategici come gli Stati Uniti.

La nuova ricerca indica infatti che Starlink probabilmente non avrebbe i requisiti per partecipare al programma Bead (Equità a banda larga, accesso e distribuzione), un’iniziativa promossa dall’amministrazione di Joe Biden per portare internet ad alta velocità nelle aree poco servite. Il piano prevede un investimento di 42,5 miliardi di dollari, da distribuire ai governi statali per lo sviluppo di infrastrutture che garantiscano connessioni minime di 100 Mbps in downstream e 20 Mbps in upstream. Pur privilegiando la fibra ottica, il programma non chiude le porte a tecnologie alternative, anche in fase sperimentale.

Recentemente, il segretario del Commercio statunitense Howard Lutnick ha annunciato una “revisione rigorosa” di Bead, accusandolo di non aver “collegato una sola persona a internet”. Alcuni media hanno ipotizzato che la posizione di Lutnick possa favorire SpaceX. Stando al Wall Street JournalStarlink si aspettava di ricevere circa 4,1 miliardi di dollari nel quadro del programma, una cifra che ora potrebbe salire a 20 miliardi di dollari.

Pur sottolineando che la sua ricerca si basa su scenari ipotetici, Meinrath avverte che Starlink potrebbe non essere idonea a ottenere finanziamenti pubblici negli Stati Uniti se le sue prestazioni dovessero diminuire in modo significativo nelle aree densamente popolate. “Gli stati dovrebbero eseguire le dovute verifiche prima di stanziare i fondi per garantire il rispetto degli standard di servizio richiesti”, conclude lo studio.

Questo articolo è apparso originariamente Il tuo cablato in spagnolo.



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