10 scaldavivande elettrici che salveranno tutte le tue pause pranzo

10 scaldavivande elettrici che salveranno tutte le tue pause pranzo


(Ultimo aggiornamento: agosto 2025)

Il ritorno in ufficio ha portato con sé un boom di scaldavivande elettrici: soluzioni pratiche per chi vuole una pausa pranzo calda, personale e più economica rispetto al solito panino al bar e alle proposte bisunte della tavola calda che non cambia il menu dal ’96. Si collegano alla presa, all’auto o perfino via USB e in circa mezz’ora riportano i piatti alla giusta temperatura, permettendo di mangiare ovunque come a casa. Sono gadget semplici, ed è proprio qui che si annida il rischio. La tentazione di affidarsi a marchi sconosciuti per risparmiare qualche euro è forte, ma quando si parla di cibo sicurezza e qualità dei materiali diventano fondamentali. Un contenitore che si scalda tramite resistenza deve essere costruito con plastiche e componenti testati, per evitare emissioni indesiderate o rilascio di sostanze nocive. Per questo abbiamo selezionato dieci modelli che garantiscono affidabilità, robustezza e praticità d’usodalle bento box compatte da infilare nello zaino agli scaldavivande più capienti con borsa termica in dotazione.

Come si usa (bene) uno scaldavivande elettrico

Ma come funziona e come si usa uno scaldavivande elettrico? Potrebbe sembrare banale, ma la percentuale di recensioni negative tutt’altro che trascurabile che si può trovare anche su prodotti di qualità la dice piuttosto lunga riguardo al fatto che nulla è scontatonemmeno quando si parla di un gadget così essenziale. Lo dicevamo prima: altro non è che un contenitore, generalmente in materiale sintetico, all’interno del quale scorre una resistenza che va a scaldare il cibo contenuto in una vaschetta in plastica o acciaio inox, sempre removibile e semplice da lavare.

La resistenza scorre generalmente sotto alla base del contenitore per alimenti, il che significa che interrompere il riscaldamento per mescolare il cibo di tanto in tanto ci percmetterà di avere un risultato più omogeneo. Inoltre, per evitare di allungare i tempi di preparazione del pranzo, è sempre preferibile andare a scaldare un alimento lasciato a temperatura ambiente – se mettiamo la nostra vaschetta con il pranzo in frigorifero e la andiamo a scaldare direttamente senza farla ritornare a una temperatura naturale, i tempi di preparazione possono duplicare tranquillamente.

Le caratteristiche da valutare

Dietro una scatola di plastica che si scalda con una resistenza si nascondono differenze sostanziali: dalla quantità di cibo contenuta ai tempi reali per portarlo in temperatura, fino ai materiali usati per le vaschette e agli accessori inclusi. Piccole variabili che determinano se avrete un compagno di pranzo affidabile oppure l’ennesimo aggeggio che resta in ufficio a prendere polvere.

  • Capienza: in genere varia da 1 a 2 litri. Un litro è sufficiente per una monoporzione, mentre 1,5–2 litri consentono di trasportare pasti completi o pietanze più abbondanti.
  • Dimensioni e forma: strettamente legate alla capienza. I modelli compatti si infilano più facilmente in borsa, quelli cilindrici si adattano meglio alla verticalità di uno zaino, mentre i modelli più grandi richiedono un trasporto separato.
  • Tempi di riscaldamento: oscillano tra i 15 e i 30 minuti. Dipendono dalla potenza del dispositivo e dalla quantità di cibo da scaldare.
  • Potenza: di solito compresa tra 40 e 60 Watt. Un valore più alto riduce i tempi di attesa, ma comporta un assorbimento maggiore.
  • Alimentazione: non solo presa domestica a 220 V. Esistono modelli con cavo per accendisigari dell’auto o, più raramente, con alimentazione usb per viaggi e spostamenti.
  • Materiali: scegliere solo plastica alimentare (spesso adatta anche al microonde) o acciaio inox, che accelera il riscaldamento ma non può andare in microonde.
  • Accessori: vaschette interne removibili, set di posate, borse termiche o contenitori extra che migliorano la praticità d’uso.

Come li abbiamo scelti

Ecco la nostra selezione di scaldavivande elettriciquelli che possono davvero cambiare la pausa pranzo in ufficio, a scuola o in viaggio. Li abbiamo scelti non solo per marchio e certificazioni dei materiali, fondamentali quando si parla di contenitori che scaldano il cibo, ma anche per design, capienza e accessori: dalle bento box più compatte alle versioni con borsa termica e posate integrate. I prezzi restano abbordabili: si parte da 20 euro per i modelli essenziali e si arriva a 40 euro per quelli più accessoriati.

A chi stesse cercando altri gadget per conservare gli alimenti e organizzare pause pranzo coi fiocchi fuori casa consigliamo anche le sacco per il pranzoIL sacchi e le borracce termiche. E per portare tutto comodamente, non mancano gli Zaini e le borse a tracolla.




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