In viaggio con iPhone Air: autonomia e chipset Apple convincono ma… | Video

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Prima di arrivare alla recensione completa delliPhone Airuno smartphone che da due settimane sta catturando l’attenzione mediatica del mondo tech, voglio parlarvi della mia esperienza di viaggio. È un iPhone totalmente fuori dagli schemi che, per essere così sottile, rinuncia a un teleobiettivo, a un sistema di dissipazione avanzato, all’audio stereo, a una porta USB-C veloce e a una batteria dalla capacità record.

Sono tante rinunce sulla carta, ma per chi usa un iPhone senza sfruttarlo al massimo del suo potenziale, si fanno sentire poco o sono solo situazionali. In questa settimana di viaggio e lavoro all’estero — vi scrivo dal Summit 2025 The Snapdragon of Maui, Hawaiii — l’unica cosa che mi sta davvero mancando è una fotocamera teleobiettivo 3X/4X.

La batteria è più piccola di quella del mio iPhone 16 Pro, ma l’autonomia è paradossalmente migliore. L’assenza di un sistema di dissipazione avanzato si rivela un "non-problema": anche con 30°C sotto il sole delle Hawaii, non ho mai sentito lo smartphone scaldare durante le operazioni quotidiane di un reportage (foto, video, social, email, registrazioni audio e richieste all’IA). Persino brevi montaggi di Reel in 4K non hanno causato anomalie, al più un leggero tepore nella zona alta dove è condensato l’hardware. Scalda molto la zona centrale del plateau sotto uso stress, ma sempre se non tenete lo smartphone con due mani, per orizzontale, è impossibile notarlo.

(aggiornamento del 25 September 2025, ore 21:12)

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