L’amministrazione Trump valuta un piano che imporrebbe ai produttori di semiconduttori un rapporto 1:1 tra chip importati e chip fabbricati negli Stati Uniti, pena dazi fino al 100%. Parallelamente, il Tesoro avverte sui rischi della dipendenza globale da Taiwan, spingendo per una redistribuzione della produzione in più regioni alleate.
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