Toni Collette, i ruoli memorabili dell’attrice australiana ora protagonista di Wayward-Ribelli su Netflix

Toni Collette, i ruoli memorabili dell’attrice australiana ora protagonista di Wayward-Ribelli su Netflix


La Collette deve molto del suo successo a ruoli materniin particolare a questo, intenso, autentico e posato. Nell’amatissimo Little Miss Sunshine è Sheryl Hoover, la mamma e moglie pratica, premurosa, paziente e realista di una famiglia disfunzionale, composta da un marito ossessionato dal successo, un figlio teenager in crisi, un suocero fuori controllo e un fratello quasi suicida. Vero e proprio collante della famiglia, Sheryl ne tiene le redini in un movimentato viaggio verso il concorso di bellezza per bambine a cui deve partecipare la tenera figlia minore Olive.

Tara Gregson in Stati Uniti di Tara (2009-2011)

In questa serie popolarissima degli anni Dieci, l’attrice australiana è protagonista assoluta e versatile con un numero crescente di personaggi che albergano nello stesso corpo. Nella serie prodotta da Diablo Cody Toni interpreta una madre di famiglia affetta da disturbo dissociativo dell’identità, dando vita a varie personalità con grande versatilità. La Collette riesce a bilanciare dramma e ironia, mentre approfondisce il rapporto tra identità personale e vita familiare, tra arte e malattia mentale. La serie, durata tre stagioni le ha fruttato un Emmy e due Golden Globe come miglior attrice.

Annie Leigh-Graham in Ereditario – Le radici del male (2018)

Toni Collette i ruoli memorabili dell'attrice australiana ora protagonista di WaywardRibelli su Netflix

Il ruolo più inquietante, intenso e memorabile della prolifica carriera di Toni Collette è, ovviamente, quello di una madre, in questo caso di una affetta da un (e non solo) lutto devastante. Nei panni di Annie, genitrice investita da un lutto improvviso e assurdoe coinvolta in una storia delirante di orrori soprannaturali, l’attrice incarna il terrore autentico e la follia. Il film esordio di Ari Aster unisce dramma familiare e horror soprannaturale e immortala l’attrice in alcune delle sequenze più disturbanti viste al cinema degli ultimi anni. La sua mancata vittoria (e tantomeno candidatura!) all’Oscar (non che gli Acadamy Award abbiano mai particolarmente amato il genere horror) ci lascia perplessi ancora oggi.



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