Negli ultimi mesi, osservare una scia luminosa e lenta attraversare il cielo notturno non è più un evento raro, e non si tratta di stelle comete che ci invitano a esprimere un desiderio. Sempre più spesso, infatti, si tratta di satelliti Starlink in fase di rientro, che si disintegrano nell’atmosfera dopo aver completato il loro ciclo operativo. Secondo il ricercatore ed ex astrofisico di Harvard, Jonathan McDowell, attualmente tra uno e due satelliti Starlink cadono sulla Terra ogni giornoe il numero è destinato a crescere.
McDowell, che gestisce il sito Rapporto sullo spazio di Jonathan — una delle fonti più autorevoli per il monitoraggio dei lanci e dei rientri orbitali — ha spiegato che, con oltre 8.000 satelliti Starlink già in orbita e migliaia in arrivo da SpaceX e da altre societàla frequenza dei rientri potrebbe presto raggiungere anche cinque al giorno.
UNORBITA SEMPRE PIÙ AFFOLLATA
Starlink è la costellazione di satelliti a bassa orbita di SpaceX, il cui obiettivo è garantire copertura internet globale. La maggior parte di questi satelliti si trova entro 2.000 chilometri dalla superficie terrestre, in quella che viene definita orbita terrestre bassa. La durata media di un satellite in questa fascia è di circa 5-7 anni, dopo i quali l’oggetto inizia a perdere quota fino a bruciare completamente durante il rientro.