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Cristian Chivu ha già iniziato a rimodellare l’Inter con un impatto in tre aree fondamentali – e i risultati sono visibili. Dopo la vittoria per 1-0 sulla Roma, esaminiamo i tre motivi per cui il rumeno ha portato una boccata d’aria fresca al club.
1. Reintrodotto il gioco verticale
Chivu ha privilegiato la verticalità nell’approccio dell’Inter, spingendo la squadra a pressare più in alto e costruire attacchi più rapidi. La Gazzetta sottolinea che la linea difensiva è ora posizionata circa otto metri più in alto rispetto alla stagione precedente, il che ha sbloccato nuovi spazi per le giocate offensive e cambiato il ritmo della squadra. Il cambiamento è stato evidente nella recente vittoria contro la Roma, che ha messo in mostra un lato più diretto e dinamico dei Nerazzurri.
2. Attori chiave rigenerati
Due giocatori in particolare, Nicolò Barella e Federico Dimarco, hanno prosperato con il sistema Chivu. Barella è stato dominante a centrocampo, mettendo a segno statistiche eccezionali nei contrasti, nei recuperi e nei passaggi in avanti. Nel frattempo, Dimarco ha giocato minuti prolungati dopo un periodo di incertezza ed è emerso ancora una volta come un importante terzino offensivo. La fiducia di Chivu in entrambi ha rilanciato le loro prestazioni.
3. Stabilità difensiva ripristinata
In difesa l’Inter si è irrigidita notevolmente. Dopo aver subito quattro gol alla Juventus, da allora la squadra ha mantenuto la porta inviolata due volte in Champions League e ha subito solo due gol in quattro partite di Serie A. L’organizzazione di Chivu e la fiducia nei suoi difensori – in particolare Stefan de Vrij, Milan Škriniar e Alessandro Bastoni – hanno riportato la solidità della “doppia barriera” nella retroguardia dell’Inter.
Con questi tre pilastri in atto, il primo regno di Chivu sembra più di un semplice ripristino: è una rinascita. L’Inter non si sta più solo riprendendo dalle battute d’arresto del passato; stanno andando avanti.
Kaustubh Pandey I GIFN