(Ultimo aggiornamento: ottobre 2025)
Ancora di più in autunno, i bastoncini da trekking mostrano tutto il loro potenziale in montagnache si tratti di affrontare una passeggiata in piano o una salita in vetta. Soprattutto su terreni bagnati, scivolosi e fangosi, sono indispensabili per garantire un punto d’appoggio stabile e sicuro che metta al riparo da eventuali cadute e scivolamenti. Certo, i benefici vanno ben oltre, ma già poter mantenere l’equilibrio su sentieri accidentati e irregolari è un plus non da poco. Nella gallery qui sotto abbiamo raccolto tutto quello che c’è da sapere al riguardo, con le caratteristiche chiave da valutare e una selezione dei migliori modelli sulla piazza.
A cosa servono i bastoncini da trekking?
Come anticipato, la lista dei vantaggi collegati all’uso dei bastoncini da trekking è ampia. Innanzitutto, va menzionato il miglioramento della stabilità e dell’equilibrio, soprattutto quando si devono affrontare salite e discese o terreni accidentati dove non basta far affidamento sulle proprie gambe. Inoltre, i bastoncini aiutano a distribuire meglio il peso che non finisce tutto su ginocchia e caviglie, senza contare che tengono in allenamento gli arti superiori, in particolare i muscoli delle braccia. Infine, favoriscono la regolarizzazione del ritmo della camminata e intervengono positivamente sulla respirazionein quanto stimolano l’apertura della cassa toracica.
Nella scelta dei bastoncini da trekking con cui accompagnare le proprie imprese outdoor, è utile tenere conto di diversi fattori, tra cui:
- Leggerezza: il peso è un fattore chiave ed è strettamente collegato al tipo di materiale. Ad esempio, i bastoncini in carbonio sono più leggeri ma meno durevoli dei modelli in alluminio che invece pesano di più ma resistono a tutto.
- Struttura: in commercio esistono bastoncini rigidi, ma i migliori sono quelli pieghevoli e telescopicidivisi in due o tre sezioni. Questi ultimi, oltre a essere piuttosto leggeri, risultano molto comodi in termini di compattezza in quanto, una volta ripiegati nella maniera giusta, occupano pochissimo spazio.
- Sistema di regolazione: attenzione a scegliere bastoncini da trekking che siano adeguati all’altezza di chi li deve utilizzare. La presenza di un meccanismo regolabile (in genere a vite o a leva) è utile non solo per adattarsi a questo dato, ma anche per assestare i bastoncini all’inclinazione del terrenoin modo da avere un supporto di volta in volta efficace a seconda del tipo di percorso.
- Impugnatura: può essere realizzata con materiali diversi, come plastica, schiuma e sughero, ed è da valutare in base al livello di comfort, all’ergonomia e alla traspirabilità.
- Punte e rotelle: sono i principali accessori dei bastoncini da trekking, da considerare a seconda delle escursioni che si intendono fare e delle stagioni di utilizzo. Ad esempio, le rotelle più grandi servono per camminare sui terreni innevati mentre i puntali in plastica sono particolarmente silenziosi (anche se meno resistenti delle controparti in acciaio).
I migliori secondo Cablato
Nella nostra gallery abbiamo inserito 10 bastoncini da trekking tra i migliori in circolazione, avendo cura di mettere insieme proposte che rientrano in diverse fasce di prezzoper soddisfare le esigenze di trekker alle prime armi ma anche dei più esperti. Inoltre, abbiamo tenuto conto di una serie di fattori chiave come la semplicità d’uso, la comodità dell’impugnatura, la possibilità di regolazioni personalizzate e la versatilità.