Igor Tudor è stato provocatorio dopo la sconfitta per 1-0 della Juventus in Champions League contro il Real Madrid, insistendo Bianconeri meritava almeno un pareggio quella notte.
Mentre il gol solitario di Jude Bellingham ha suggellato il risultato, l’allenatore croato si è concentrato sul carattere e sull’impegno dimostrato dai suoi giocatori nell’arena più intimidatoria d’Europa, rifiutandosi di considerare la prestazione come un fallimento totale.
Parlando dopo la partita a Primo VideoTudor incanalò la sua frustrazione in una chiara affermazione che il ritmo di lavoro della squadra garantiva un risultato meno duro di una sconfitta.
Ha detto, via TMW: “IO Mi porto dietro il rammarico di non aver portato a casa un punto, perché meritavamo almeno di segnare un gol”.
“I ragazzi sono delusi, c’era un buon approccio e voglia di andare, poi era giusto soffrire. Peccato non aver messo una palla”.
L’allenatore ha riconosciuto il divario in termini di qualità ed esperienza, suggerendo che la competizione ad alto livello richiede sia uno sforzo incessante che una precisione.
“Sicuramente ci è mancato un po’ di tutto, la voglia c’era ma quando si corre tanto manca anche un po’ di lucidità e l’abitudine a giocare a certi livelli. Conosciamo i nostri limiti ma sono contento della prestazione, anche se c’è delusione perché a nessuno piace uscire sconfitto”.
Tudor rivolse poi la sua attenzione a una questione interna cruciale: la leadership. Con la squadra in transizione, chiede a ogni giocatore di farsi avanti, riconoscendo che le esigenze della famosa maglia bianconera sono immense.
“I leader devono essere tutti, da quel punto di vista siamo un po’ sotto quello che vorrei e dobbiamo crescere perché la maglia della Juve pesa. Sono arrivati tanti nuovi giocatori e ci manca qualche campione che di solito si trova”.
“E’ una cosa importante, da quando sono qui raramente abbiamo sbagliato approccio. Poi abbiamo pregi e difetti, bisogna dare fiducia perché la strada è quella giusta. I confronti con il passato non aiutano, ma vanno accettati”.
Infine, parlando del gol della vittoria, Tudor ha riconosciuto la qualità degli avversari ma ha anche accennato alla sfortuna:
“C’è abilità individuale, perché è riuscito a tirare da tre e anche un po’ di fortuna. Se nessuno sbagliasse, tutte le partite finirebbero senza gol”.