Basato su rapporti, compresi quelli che fanno riferimento all’originale pezzo di CalcioNapoli24 sul “caso Conte”, la spaccatura tra Antonio Conte e la squadra del Napoli è nata soprattutto dopo l’umiliante sconfitta per 6-2 contro il PSV Eindhoven in Champions League.
Il nocciolo del problema, e ciò che ha portato alle tensioni interne, deriva da:
1. Il confronto post-Eindhoven
Subito dopo la pesante sconfitta nello spogliatoio, la squadra ha vissuto un “confronto molto concitato e intenso”. L’elemento chiave riportato è che questo scontro era “voluto dai calciatori” stessi. Secondo quanto riferito, i giocatori hanno avviato l’incontro a porte chiuse per affrontare l’allarmante rottura dell’unità della squadra e della struttura tattica.
2. La colpa pubblica di Conte sui nuovi acquisti
Nella conferenza stampa post partita, Antonio Conte ha dichiarato pubblicamente quella che secondo lui era la causa principale dei problemi della squadra: “Troppi giocatori nuovi”. Ha specificatamente menzionato che introdurre nove nuovi giocatori era “troppi” (troppi) per una squadra stabile, rendendo la stagione “complessa”. Questa affermazione è stata vista come un fattore chiave per la spaccatura.
3. “Problemi di comunicazione” e interruzione tattica
I problemi di fondo sono stati descritti come “problemi di comunicazione” all’interno della squadra. La sconfitta contro il PSV ha messo in luce un completo collasso tattico, con la squadra che appare fragile, priva di grinta e che ha perso solidità difensiva. Lo stesso Conte ha osservato che la società ha perso “l’alchimia” e lo “spirito” della squadra scudetto della stagione precedente, che era stata caratterizzata da un’estrema “compattezza”.
In sostanza, la tensione è aumentata perché la massiccia sconfitta della squadra ha portato a uno scontro avviato dai giocatori, seguito dall’allenatore che ha pubblicamente incolpato l’enorme numero di nuovi arrivi per l’instabilità, portando a domande sulla gestione della squadra e sulla comunicazione all’interno dello spogliatoio.
