How ‘La Grande Bellezza’ captured Italy’s Berlusconian era

How ‘La Grande Bellezza’ captured Italy’s Berlusconian era


Silvio Berlusconi, una figura di spicco sulla destra italiana, è morto il 12 giugno. La sua carriera è stata segnata da una serie di scandali pubblici e privati ​​e dalla scuola di pensiero che ha dato origine a, “Berlusonism”. Molti film italiani ha tentato di catturarlo dagli anni ’90.

Un regista in particolare si è distinto nell’esplorazione dello stigma lasciato da Berlusconi sulla società italiana: Paolo Sorrentino. Il suo film del 2018 Loro (“Loro”) è forse La sua interpretazione più diretta della figura solfurosa del Cavaliere. Tuttavia, i temi principali associati al leader di destra sono già in generale abbelliti La Grande Bellezza (Oscar per il miglior film in lingua straniera nel 2014), che segue lo sconvolgimento esistenziale del protagonista Jep Gambardella, un sexagenario mondano e disilluso che alla fine riacquista la sua brama di vita scavando nel suo passato.

https://www.youtube.com/watch?v=koxrdhaqopw

Intrattenimento come “imperativo categorico”

Delle quattro caratteristiche salienti del berlusonismo mostrato in La Grande Bellezzail più sorprendente è quello della ricerca del piacere individuale. In un’intervista, Sorrentino ha affermato che Berlusconi ha sollevato intrattenimento durante il suo mandato al livello di “Imperativo categorico”.

Prendi la scena ampia e cadde del night club nella prima parte del film, per esempio. È un’allegoria perfetta del principio del piacere di Berlusconi, che ricorda vari scandali sessuali che si sono svolti negli anni precedenti le riprese del film. Si pensa al CavaliereLa relazione con un aspirante modello allora di 18 anni, Noemi Letizia nel 2008; la scorta Patrizia D’Addario Nel 2009, o La prostituta marocchina minorenne, Karima El Mahroug Nel 2010, un affare che è diventato noto come Ruby Sex Case. Gli eccessi della scena non sono che una copia iperbolica delle feste edonistiche tenute nelle ville di Berlusconi, nella foto in modo molto dettagliato dalla stampa italiana all’epoca.

https://www.youtube.com/watch?v=r-6uzfeduoi

I personaggi del film incarnano le rispettive sfaccettature del berlusonismo, vale a dire il desiderato e il desiderio. Da un lato, abbiamo Jep Gambardella, ospite del partito e bersaglio delle lussuriose occhiate dei ballerini; Dall’altro, il suo amico Lello Cava, un uomo d’affari con un imponente desiderio sessuale, ha visto tremare di eccitazione ai piedi di una giovane donna che balla su un cubo. Come molte giovani donne che gravitano intorno a Berlusconi, è lì rendilo come uno showgirl.

Televisione e culto del sé

La seconda caratteristica della vita di Berlusconi è la televisione, un medio indissolubilmente legato al suo successo finanziario e al suo aumento politico. La festa è tenuta sotto l’egida di “Lorena”, una donna opulenta che emerge dall’enorme torta di compleanno di Jep, interpretata da nientemeno che Serena Grandi. Uno dei sex symbol italiani degli anni ’80 e ’90, è apparsa in diversi spettacoli di intrattenimento televisivo negli anni ’80 e 2000. Il suo personaggio è in qualche modo una caricatura della sua persona pubblica, unendo due temi – sesso e televisione – caro a Berlusconi.

Serena Grandi si gioca come ex ragazza.

Il terzo tema Grand Berlusconiano è il narcisismo. Nella prima metà del film, lo troviamo personificato da Orietta, una donna che trascorre il suo tempo a fotografare e mandare selfie ai suoi ammiratori. Questa ossessione per la bellezza e la giovinezza è anche catturata dalla straordinaria scena in cui un Guru Botox somministra iniezioni costose ai pazienti che lo venerano come loro leader spirituale. Non è un segreto che Berlusconi abbia apprezzato la chirurgia estetica. Il Cavaliere non solo ricorreva ad esso ampiamente su se stesso, ma ha anche pubblicizzato i suoi meriti per gli altri, sostenendo che le donne che si erano sottoposte all’ago erano “più belle”.

Corruzione ad ogni livello

L’ultima caratteristica principale della vita di Berlusconi che si distingue nel film è la corruzione. Dai conti commerciali di falsificazione ai corridori degli avvocati, l’ex primo ministro è stato accusato di quasi tutte le offese sotto il sole. Anche il suo braccio destro, Marcello Dell’utri, è stato incriminato complicità con la mafia.

Questo aspetto della persona di Berlusconi, che contiene ancora aree grigie, si riflette nel carattere di Giulio Moneta, un uomo d’affari enigmatico e vicino del protagonista, che appare dal suo alto balcone ma in realtà serve gli interessi degli Underworld. Arrestato dalla polizia alla fine del film, dice, ammanettato, che è uno di quelli “avanzare il paese” – una strategia di difesa tipica di Berlusconi e dei suoi avvocati della difesa.

Prospettiva storica

La forza della rappresentazione di Berlusconi sta anche nella sua prospettiva storica. Attingendo a una serie di immagini, Sorrentino aiuta gli spettatori a capire che il trionfo di Berlusconi è stato reso possibile dal declino delle due principali ideologie che hanno modellato la storia del 20 ° secolo italiano: il socialismo (e il suo derivato, marxismo) e cattolicesimo.

Il declino del marxismo è raffigurato in una scena che è allo stesso tempo solenne e grottesco, in cui una famosa artista del corpo, la sua area pubica tinta di rosso per rivelare la falce e la cresta del martello, arriva a dire a capofitto in un acquedotto romano. Attraverso questa spettacolare, sanguinosa performance, rappresenta il vicolo cieco a cui ha guidato l’interpretazione sovietica del pensiero marxista.

Allo stesso tempo, il protagonista si confronta con la religione su base giornaliera nella città di Roma, dalla miriade di personaggi religiosi che vede nelle strade o dal suo balcone, ai monumenti sparsi per la città eterna. Eppure l’opinione della religione di Jep Gambardella, intrisa di nostalgia e stranezza, è tipica di una società secolarizzata in cui la religione non svolge più il ruolo principale dell’organizzazione dell’autorità.

L’idea che Berlusconi possa prosperare in un vuoto ideologico creato dal declino di queste due grandi ideologie è espressa nella transizione dalla prima alla seconda sequenza del film. La Grande Bellezza Si apre con una passeggiata sul Monte Janiculum, offrendo una serie di immagini che in alternativa evoca il socialismo – cioè la statua di Garibaldi a cavallo o i busto dei sostenitori di Garibaldi esposti in un giardino pubblico – e il cristianesimo. Siamo portati alla fontana “Acqua Paola”, commissionata da Papa Paul V nel 1608, mentre il primo colpo del film mostra il cannone a mezzogiorno da Janiculum Hill a Roma, una pratica iniziata da Papa Pio IX nel 1948 per consentire alle campane romane per consentire alle campane romane per squillare all’unisono.

La transizione alla seconda sequenza, quella del nightclub, è un urlo isterico di un ospite filmato in primo piano. Agisce come un grido di angoscia per esprimere la transizione da ideologie forti ma passate all’ideologia del divertimento narcisistico apparentemente spensierato.

Il grido di
Screenshot

La Grande Bellezzache ha iniziato le riprese nell’agosto 2012, è intriso di un pungente soffio di decadenza che rimprovera alla fine del regno politico di Berlusconi. Assegnati dagli scandali sessuali e dalle drammatiche finanze dell’Italia – “Sull’orlo di un precipizio” è il modo in cui il giornale aziendale Il Sole 24 ore Mettilo qualche giorno prima – il Cavaliere Si è dimesso come Primo Ministro il 12 novembre 2011. Nell’ultima parte del film, il protagonista può davvero essere visto fissare in silenzio allo scafo capovolto del Costa Concordiala nave da crociera che ha affondato il 12 gennaio 2012.



Source link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back To Top