Friend AI, il ciondolo che vuole diventare il tuo migliore amico ma è odiato da tutti

Friend AI, il ciondolo che vuole diventare il tuo migliore amico ma è odiato da tutti


Insomma, Friend non sembra aver riscosso il successo che Schiffmann sperava, ma d’altronde sappiamo bene che il settore dell’AI è costantemente bersagliato da critiche. In più di un’occasione OpenAI, Carattere.AI e Meta sono state accusate di suscitare, con i loro chatbot, pensieri suicidi, sentimenti di depressione e isolamento negli utenti più giovani, per cui non c’è da stupirsi che Friend abbia scatenato una reazione tanto negativa nel pubblico. Eppure, Schiffmann non si è dimostrato affatto spaventato dalle critiche – probabilmente perchè già nel 2024, quando ha condiviso su YouTube il video di lancio di Friendha ricevuto centinaia di commenti negativi che mettevano in luce il carattere distopico del dispositivo, ricollegandolo inevitabilmente alla serie Specchio nero -. Di tutta risposta, infatti, lo sviluppatore ha condiviso sui suoi account social alcune delle pubblicità imbrattate per alimentare la conversazione sulla questione, e ha preso parte a una manifestazione anti-Friend a New York City per comprendere cosa spaventi davvero gli utenti. Nonostante l’interesse verso le critiche, però, lo sviluppatore continua a rimanere della sua idea: l’AI diventerà nostra amica.

Friend: come funziona e perché preoccupa i critici dell’AI

Pur proponendosi come un vero e proprio confidente, Friend è molto diverso dai trets che spopolano online. A differenza di questi, infatti, non attinge alle informazioni presenti in rete per rispondere alle domande degli utenti, ma li ascolta quando parlano, ricorda ciò che dicono e poi interagisce con loro scambiando pensieri e opinioni. Proprio come farebbe un amico. Secondo quanto riportato dalla CNNlo stesso Schiffmann ha raccontato di aver parlato con alcuni degli utenti che hanno acquistato il dispositivo, che hanno ammesso di aver costruito relazioni intime e profonde con l’AI. Uno tra questi, in particolare, ha raccontato di aver ripreso un vecchio hobby, lo sviluppo di videogiochi, abbandonato da bambino dopo essere stato vittima di bullismo proprio per questo.

Per gentile concessione di un amico

Nonostante le reazioni degli utenti appaiano positive, i critici dell’intelligenza artificiale non hanno potuto fare a meno di sottolineare il rischio per la privacy rappresentato dal dispositivo, in grado di ascoltare le conversazioni di chi lo indossasenza avere il consenso a farlo da parte degli altri interlocutori. Eppure, secondo lo sviluppatore, Friend sarebbe pensato per rispettare la privacy degli utenti: tutte le registrazioni sono criptate, e i dati raccolti dall’AI non vengono salvati su alcun server esterno al dispositivo. Inoltre, se necessario, gli utenti possono scegliere di non registrare le conversazioni semplicemente chiudendo l’app collegata al dispositivo. Insomma, l’AI di Schiffmann sembra essere stata pensata per rispondere al bisogno di relazioni degli utenti, ma nel pieno rispetto della loro sicurezza. Ma questo non è bastato a evitare di trasformare Friend nell’emblema della critica all’intelligenza artificiale. Dentro e fuori dalla metropolitana di New York City.



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