Mantello dell’invisibilità, grazie a un nuovo metamateriale non è più utopia

Mantello dell’invisibilità, grazie a un nuovo metamateriale non è più utopia


Il team ha messo alla prova il tessuto per verificarne l’efficacia. L’inchiostro ha assorbito le onde elettromagnetiche nella banda delle microonde, rendendo l’oggetto non rilevabile da un radar convenzionale. Per i ricercatori, il processo di realizzazione del materiale apre la strada a possibili applicazioni in ambiti molto diversidai dispositivi per la salute e il monitoraggio alle pelli robotiche, fino a sistemi di occultamento per la difesa nazionale.

Invisibile o traslucido?

Nell’immaginario pubblico, il concetto di invisibilità è almeno in parte distorto dall’influenza del cinema e dei fumetti. In ambito scientifico, però, lasciare passare la luce o deviarla per nascondere la propria presenza sono due cose molto diverse. Nel primo caso si parla di trasluciditàla proprietà che indica la quantità di luce che attraversa un materiale: il vetro o l’acqua per esempio sono traslucidi, a differenza di un’asse di legno o di uno smartphone. Per invisibilità, invece, si intende la capacità di riflettere o assorbire la luce in modo che un oggetto non sia più visibile.

Bisogna poi considerare la porzione dello spettro elettromagnetico in cui si vuole ottenere l’invisibilità. C’è la luce visibileche copre un intervallo di lunghezze d’onda ben delineato (circa 380–620 nanometri), ma anche l’infrarosso, l’ultravioletto, i raggi X, le dove la radio e le microonde. Un mantello progettato per ingannare l’occhio umano resterebbe comunque individuabile da altri sensori di rilevamento.

È per questo che, per quanto affascinante, l’idea di diventare invisibili viene affrontata soprattutto da una prospettiva pratica. Un mantello dell’invisibilità come quello di Harry Potter difficilmente avrebbe un’utilità nel mondo reale, al contrario di materiali capaci di nascondersi ai dispositivi tecnologici o deviare i segnali dei radar di sorveglianza.

Se in natura non esistono materiali in grado di manipolare le onde elettromagnetiche in modo controllato, i metamateriali come l’Lmcp realizzato dai ricercatori sudcoreani ci avvicinano un po’ di più alla produzione su larga scala di sistemi di occultamento elettromagnetico.

Questo articolo è apparso originariamente su Cablato in spagnolo.



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