Ci sono 90mila buone ragioni per non bere più dalle bottiglie di plastica

Ci sono 90mila buone ragioni per non bere più dalle bottiglie di plastica


Una volta entrate nel corpo umano, le microplastiche possono penetrare nel flusso sanguigno e raggiungere organi vitali. La loro presenza innesca una risposta infiammatoria cronica ed espone le cellule a stress ossidativofattori che possono causare alterazioni del sistema ormonale, compromettere la funzione riproduttiva e danneggiare il sistema nervoso. L’esposizione alle microplastiche è stata inoltre associata a diverse forme di cancro. Allo stesso tempo, gli effetti a lungo termine sulla salute restano poco chiari, a causa della carenza di test su larga scala e di metodi di misurazione standardizzati.

Le difficoltà nella rilevazione

Per individuare le microplastiche e le nanoplastiche esistono diversi metodi, ciascuno con vantaggi e limiti. Alcuni consentono di rilevare particelle estremamente piccole, ma non permettono di stabilirne la composizione chimica; altri invece analizzano con precisione i materiali, ma non riescono a individuare le particelle più piccole.

Inoltre, gli strumenti più accurati e affidabili sono estremamente costosi e spesso fuori dalla portata di molte istituzioni di ricerca. Secondo Sajedi e il suo team, questo limite tecnico rende difficile condurre studi uniformi su scala globale.

Il problema della regolamentazione

I governi di tutto il mondo stanno lavorando a nuove norme per limitare i rifiuti di plastica. Al momento, però, la regolamentazione si concentra soprattutto su prodotti come sacchetti, cannucce e materiali per l’imballaggio. Per le bottiglie di plastica, invece, le regole sono ancora poche.

Oltre a essere un problema per l’ambientel’inquinamento da plastica incide anche sulla salute pubblica. Garantire a tutti acqua potabile sicura è un diritto umano fondamentalema richiede un sistema di approvvigionamento sostenibile che non si basi sulle bottiglie di plastica.

La ricerca di Sajedi, nata da una scena osservata sulle spiagge sabbiose delle isole Phi Phi, può essere un primo passo per dare forma a un inquinamento che di solito non si vede. Ma soprattutto per stimolare un cambiamento nella nostra consapevolezza collettiva.

Questo articolo è apparso originariamente su Giappone cablato.



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