Organismi giganti vissuti milioni di anni fa, il mistero dei Prototaxites continua

Organismi giganti vissuti milioni di anni fa, il mistero dei Prototaxites continua


Da più di 160 anni, bizzarri organismi giganti vissuti nel primo Devoniano, circa 400 milioni di anni fastanno dando del filo da torcere a chi si occupa di classificare i viventi. Parliamo dei Prototaxitidi cui è stato scoperto un primo fossile nel 1843. Negli ultimi vent’anni, diversi studi avevano suggerito che si trattasse di funghima una nuova ricerca sembra mettere in dubbio questa ipotesi. La pubblicazione è al momento disponibile su Biorhivive ed è in attesa di essere sottoposta al processo di revisione fra pari.

Misteriosi organismi giganti

IO Prototaxiti avevano probabilmente un aspetto simile a enormi tronchi d’albero privi di ramiche potevano raggiungere gli 8 metri di altezza. In base alla loro anatomia e alla loro composizione chimica, nel corso del tempo è stato escluso che questi organismi giganti possano essere classificati come piante terrestri o come alghee tantomeno come animali.

Le alternative rimaste, si legge nel nuovo studio, sono due: potrebbe trattarsi appunto di funghioppure di un gruppo di viventi che non è possibile inserire all’interno dei regno o dei Domini attualmente riconosciuti ed esistenti.

Lo studio

Per fare luce sull’argomento, gli autori e le autrici della ricerca hanno analizzato un fossile particolarmente ben conservato di una specie nota come Prototaxites taitiestratto da un Deposito sedimentario contenente fossili del periodo Devoniano, situato vicino alla cittadina di Rhyniein Scozia. Dall’analisi morfologica è emerso che P. Taiti presenta una serie di caratteristiche anatomiche che non sembrano corrispondere a quelle dei funghi che conosciamo. Il gruppo di ricerca ha inoltre paragonato la composizione molecolare del fossile di P. Taiti con quella di fossili di funghi risalenti allo stesso periodo ed estratti dallo stesso sito. Anche in questo caso, niente da fare: il fossile di P. Taiti non presenterebbe tracce di Titinaun polisaccaride contenuto nella parete cellulare dei funghial contrario degli altri campioni analizzati.

Finale aperto

Concludiamo – si legge nell’ultima parte della pubblicazione – che la morfologia e l’impronta molecolare di P. taiti sono chiaramente distinte da quelle dei funghi e degli altri organismi conservati nel sito di Rhynie e suggeriamo che debba essere considerato come un membro di un gruppo di eucarioti precedentemente non descritto e completamente estinto“.

Insomma, il mistero sulle origini di questi organismi giganti prosegue e saranno necessari ulteriori studi prima di poter dare un vero e proprio finale a questa storia.



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