Ghost usciva trentacinque anni fa, un melodramma furbo e potente che riesce ancora a spezzarci il cuore

Ghost usciva trentacinque anni fa, un melodramma furbo e potente che riesce ancora a spezzarci il cuore


Fantasma si lega al videoclip, allo spot pubblicitarioha dalla sua un elemento patinato che eleva e rende ultraterreno il quotidiano rappresentato. Poi ecco la tragedia, Sam che viene ucciso da un criminale di strada, Willie (Rick Aviles). Sam è però ora un fantasma. Vede tutto, ma non può interagire con gli umani, con Molly, è uno spettro senza pena, che per cercare in qualche modo di proteggerla, di vendicarsi pure, si rivolge ad un mezzo strampalata dei bassifondi: Oda Mae Brown (Whoopi Goldberg). Momento fondamentale del film, perché Fantasma in quanto melodramma amoroso (per quanto fantasy) che potrebbe annoiare i refrattari al genere, il pubblico maschile, con un personaggio femminile tra i più intriganti, innovativi e memorabili della cinematografia di quegli anni. La sua Oda scaccia il diabeteper così dire, immette un’imprevedibilità salutare.

Una via di mezzo tra mainstream e sperimentazione di genere

Fantasma a poco a poco comincia a mutare pellead alternare al melodramma, al fantasiaal soprannaturaleanche la commedia, per poi inserirvi a mano a mano elementi del crime, del neo noir, del thriller e dell’orrore persino, con le morti di Willie e Carl, con l’idea di una punizione demoniaca. Fantasma ha una scrittura che trova il perfetto equilibrio tra le diverse componenti con estrema facilità, e che sarà uno dei motivi principali del grande successo del film, che riuscirà infatti ad accontentare un pubblico molto vario. Si rivelerà quindi una pellicola che, per quanto estremamente radicata dentro il filone della tragedia d’amore, diventerà poi col tempo anche un film particolarmente apprezzato dal pubblico maschileper la sua componente fantasiosa, la simpatia dei protagonisti, la straordinaria chimica tra Goldberg e Swayze. Fantasma si collega a numerosi precedenti cinematografici sul tema dell’amore tra le due dimensioni, ma no non diventare mai una rugiada.

Allo stesso tempo, il film di Jerry Zucker sigla un preciso momento di svolta nella rappresentazione del rapporto tra l’aldilà e il mondo terreno nel cinema, che si rifà ad una qui ben più pagana, non c’è Dio, non ci sono angeli o simili. Di tutto questo è simbolo Vincent Schiavellicon uno spettro sciroccato e barbone, che funge da Virgilio, mentore per Sam, e che gli insegna come interagire con il mondo dei viventi. Certo, qualcuno in fondo potrà anche pensare che è molto facile provare simpatia per una coppia di innamorati così belli, Patrick Swayze era all’apice dopo Danza sporca e Casa stradale, Demi Moore era già un volto emergente tra i più noti, ma bisogna ammettere che entrambi sanno rendere credibile anche il momento più patinato della loro storia. All’epoca spezzò più di qualche cuore con la sua capacità di farci percepire il dolore della perdita, la solitudine, la fragilità di questa ragazza che scopre un mondo di spiriti e memorie in cui nessun altro crede.

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Senza Whoopi Goldberg possiamo dire che Fantasma non avrebbe avuto quella marcia in più, quella capacità di essere imprevedibile, come con la straordinaria sequenza di Oda e Sam nella banca, l’assegno che malvolentieri cede in beneficienza. Un momento di cinema comico di altissima qualità, con la sua medium logorroica, sempre sopra le righeassolutamente sgraziata e quindi perfetta, per bilanciare la purezza dei sentimenti nel film. Oscar Venire Miglior Attrice Non Protagonistacon la sua interpretazione più eclettica. Per il resto, Fantasma UN 35 anni di distanza forse non è invecchiato proprio benissimoper effetti visivi e ritmo, ma è e rimane un momento della pop culture cinematografica del XX secolo irrinunciabile, fatto di sperimentazione, di varietà. Spaventa anche, se pensiamo al Carl di Goldwin, di fatto vittima di un horror a tutti gli effetti. Ma quel finale, struggente ed irresistibile, quell’ultimo bacio tra i due amanti divisi dal destino e dalla morte, è ancora in mezzo a noi.

La potenza dell’eredità di Fantasmaci parla di una capacità di dare al pubblico una fiaba, commerciale se si vuolema coinvolgente per tutte le età, per quanto melensa e un pochino troppo autocompiaciuta. Arriverà persino la candidatura agli Oscar Venire Miglior Filmoggettivamente abbastanza generosa, frutto però del suo impatto presso il pubblico. Se dopo tanto tempo Fantasma è ancora uno dei film più amati di tutti i tempi, il motivo è molto semplice: è uno di quei rari racconti dove tutto funziona con la precisione di un orologio svizzero. A guardare lo stato abbastanza penoso della Rom-con e del melodramma odierno, c’è da riconoscere che purtroppo la sua eredità, la sua fantasia e anche la furbizia che lo compongono, non hanno insegnato molto, si sono perse come fantasmi nella notte di New Yorksenza alcun medium o bacio o canzone che basti a riportarli in vita.



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