La Commissione europea ufficializza le linee guida per la protezione dei minori e la verifica dell’età online

La Commissione europea ufficializza le linee guida per la protezione dei minori e la verifica dell’età online


IL Commissione europea ha pubblicato sul sito ufficiale le linee guida sulla protezione dei minori onlinenell’ambito della legge sul Digital Services Act (DSA). Era uno degli ordinamenti più attesi del 2025 e si concentra sulle modalità di accesso ai servizi online degli utenti più giovanicome adolescenti e bambini e sulle barriere che dovranno essere imposte per limitare l’esposizione ai pericoli della rete, dall’adescamento fino al cyberbullismo. Le misure avranno come obiettivo quello di garantire un’esperienza più sicura a una fetta di popolazione connessa tutt’altro che trascurabile. Inoltre, viene lanciato uno strumento per la verifica dell’età che vede l’Italia tra i cinque paesi pilota.

Una pietra miliare negli sforzi per proteggere i minori

Le nuove linee guida pubblicate dalla Commissione europea e parte del nuovo regolamento comunicatorio sui servizi digitali, viene definito come una pietra miliare degli sforzi promossi finora per proteggere i minori da pericoli come adescamento da parte di malintenzionati, accesso a contenuti nocivi, comportamenti problematici e dipendenze di vario tipo, fino al bullismo online e alle pratiche commerciali dannose. Il nuovo ordinamento si applica a tutte le piattaforme che possono essere visitate da parte di adolescenti e bambini, a eccezione di attività legate a micro e piccole imprese.

Le linee guida

Sono sette i punti principali che riguardano gli utenti minori:

  • Account privati di default così da tutelare i dati sensibili come le informazioni personali e i contenuti dei social media, limitando visibilità e collegamenti con altri utenti estranei al nucleo famigliare o dei contatti di fiducia.
  • Revisione della raccomandazione di contenuti per evitare di proporre contenuti dannosi e al contempo aprendo a un maggiore controllo dei feed personali.
  • Blocco e silenziamento utenti facilitato, per fornire un’arma di difesa pronta contro malintenzionati oltre che aggiunta a gruppi senza il consenso.
  • Blocco di screenshot e download di contenuti pubblicati da minori, come foto e video che possono essere poi diffusi e/o modificati anche per estorsione sessuale.
  • Disattivazione di default di funzioni sensibili come notifiche push, contenuti effimeri, conferme di visualizzazione/lettura e play automatico di video.
  • Limitazione di azioni potenzialmente fraudolente che sfruttano una scarsa esperienza dei minori come per esempio comportamenti che spingono all’acquisto di contenuti in-app in giochi oppure che facilitano la dipendenza.
  • Miglioramento di moderazione e comunicazione oltre che una semplificazione dei requisiti minimi per gli strumenti di controllo parentale.

Il sistema di verifica dell’età

La Commissione europea raccomanda anche metodi più accurati e affidabili sulla verifica dell’età degli utenti in modo particolare per accesso a siti per adulti come pornografia oppure gioco d’azzardo. La Commissione ha dunque lanciato un progetto pilota che vede l’Italia tra i cinque paesi membri coinvolti assieme a Danimarca, Francia, Grecia e Spagna. Lo strumento avrà come obiettivo quello di verificare l’età degli utenti senza raccogliere dati personali in modo direttocon entità separate che gestiranno processi di rilascio e presentazione dei dati così da tutelare la privacy. Il modello sarà poi integrato nelle piattaforme di portafogli digitali nazionali.



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