Afghanistan, un cittadino ha ricattato il governo inglese per colpa di una email sbagliata

Afghanistan, un cittadino ha ricattato il governo inglese per colpa di una email sbagliata


Un vero e proprio ricatto, che vede protagonista un cittadino dell’Afghanistan e vittima il Ministero della difesa britannico. Lo strano caso è emerso ieri, dopo che un accordo tra le parti nel corso di una causa relativa alla strana vicenda ha permesso di divulgare informazioni che, fino a poco più di 24 ore fa, erano considerate “top secret”. La vicenda risale al 2023 e affonda le sue radici nella partecipazione del Regno Unito alla guerra in Afghanistan e, nel dettaglio, alla volontà del governo di Londra di mettere al sicuro i cittadini afgani che hanno collaborato con le forze speciali britanniche nel corso del conflitto, sottraendoli a eventuali ritorsioni dei talebani.

Alcune informazioni su queste procedure, però, sarebbero finite nelle mani del ricattatore, che ne ha approfittato per obbligare il ministero a garantirgli un permesso di soggiorno e l’accesso al Regno Unito.

Tutto per un allegato sbagliato

Come ha riportato la BBCtutto è cominciato nel febbraio 2022 con il più banale degli errori che si può verificare quando qualcuno si trova davanti a una tastiera. A commetterlo, un impiegato pubblico del Regno Unito che ha inavvertitamente condiviso un file Excel contenente i nominativi di cittadini afgani che hanno collaborato con le forze militari britanniche nel corso della guerra e che Londra ha previsto di accogliere entro i suoi confini per evitare che possano subire le conseguenze del loro “tradimento”.

Nell’invio di informazioni a un contatto esterno al governo inglese, l’autore dell’erroraccio ha semplicemente selezionato il file sbagliato. Al posto di inviare una versione “ridotta” con una lista di 150 nomi, avrebbe invece inviato la versione completa, contenente circa 19.000 nominativi. A rendere ancora più “sensibile” la fuga di notizie, c’è il fatto che accanto ai nomi dei cittadini afgani ci sarebbero anche informazioni relative ad almeno 100 ufficiali dei corpi speciali britannici e del MI6l’agenzia di spionaggio per l’estero del Regno Unito (quella di James Bondper intenderci).

Un disastro a livello di intelligence, visto che dal 2021 i talebani hanno ripreso il controllo politico e militare del paese e le persone incluse nella lista, di conseguenza, si sarebbero trovate in una situazione di estremo pericolo. La vicenda, però, ha preso una piega inaspettata quando questi dati sono circolati entro un ristretto giro di persone, una delle quali avrebbe approfittato della situazione per ricattare il Ministero della difesa inglese.

I nomi spuntano su Facebook

Secondo la ricostruzione dei cronisti inglesi, un anno dopo il fatto (2023) alcuni dei nomi contenuti nella lista sono comparsi su Facebook a opera di un cittadino afgano. L’autore del post, la cui identità è ancora sconosciuta, avrebbe pubblicato i nomi come forma di pressione per richiedere alle autorità del Regno Unito il riesame della sua richiesta di ricollocazione sul territorio Ukche gli era stata precedentemente negata. La minaccia, in pratica, era quella di rivelare tutti i nominativi, esponendo così le persone coinvolte a eventuali ritorsioni da parte del regime talebano.

Stando alle dichiarazioni raccolte dalla BBClo schema estorsivo avrebbe funzionato: l’autore del post sul social network avrebbe ottenuto ciò che chiedeva e oggi si  troverebbe in Inghilterra. Per il momento, il governo inglese esclude che i dati possano essere finiti nelle mani del regime talebano, ma il timore per la sorte delle persone inserite nella lista e ancora residenti sul territorio permangono.



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