Parte la Global Sumud Flotilla, al via la missione umanitaria per portare aiuti a Gaza – le immagini

Parte la Global Sumud Flotilla, al via la missione umanitaria per portare aiuti a Gaza – le immagini


Rientro in porto per ragioni di sicurezza per parte della Global Sumud Flotillalui coordinamento internazionale di volontari, associazioni non governative e persone comuni che intende rompere il blocco imposto da Israele all’accesso via mare a Gaza per portare aiuti alla popolazione palestinese.

Su Instagram l’ufficio stampa della flotta ha comunicato che, dopo alcune manovre fuori dal porto di Barcellona, a causa dei forti venti nel Mediterraneo, fino a 30 nodila sicurezza degli equipaggi, in particolare delle imbarcazioni più piccole, hanno spinto il coordinamento a un rientro precauzionale, ritardando così la partenza della flotta rispetto alla data iniziale del 31 agosto per il primo blocco di navi (Barcellona e Genova, a cui seguiranno il 4 settembre equipaggi dalla Sicilia e dalla Tunisia).

Lo stato della missione

Come è composta la flotta

Dal porto catalano, alle prime ore di lunedì 1 settembre, sono salpate le prime imbarcazioni dal Moll De la Fusta. All’iniziativa aderiscono 44 delegazioni di altrettanti paesi. Da Italia, Francia, Spagna, Regno Unito e Danimarca. E ancora, per citarne alcuni: Thailandia, Malesia, Bangladesh, Sri Lanka, TurchiaAustralia, Nuova Zelanda, Quwait.

Come ha spiegato Lui pubblica, le imbarcazioni hanno dimensioni che oscillano tra i 12 e i 16 metri di lunghezzaa parte due più grandi in partenza da Barcellona, per dare alla flotta un assetto meno aggressivo. In totale, la flotta conterà circa 50 imbarcazioni provenienti da tutta Europa e 500 persone di equipaggio. A Genova sono state raccolte oltre 250 tonnellate di aiuti.

Mappa della rotta della Global Sumud Flotilla verso Gaza

Yasin Demirti/Anadolu tramite Getty Images

Le personalità a bordo

Alla conferenza stampa prima della partenza, l’attivista Greta Thunberg, tra gli organizzatori della Global Sumud Flotilla, ha detto: “”La questione non riguarda affatto la missione che stiamo per intraprendere. La questione riguarda la Palestina. La questione riguarda come le persone vengono deliberatamente private dei mezzi di sussistenza più elementari e come il mondo possa tacere”. E ha aggiunto che Israele “vuole cancellare la nazione palestinese, vogliono impossessarsi della Striscia di Gaza. Se questo non spinge la gente ad agire, a riempire le strade, a organizzarsi, allora non so cosa lo farà“.

Con Thunberg da Barcellona sono salpate 300 persone tra attivisti, europarlamentari e personalità politiche e dello spettacolo, tra cui l’Ex panchina di Barcellona Ada Colau e l’attore irlandese di Liam Cunningam.

I precedenti e la minaccia di Israele

Israele ha infatti già bloccato due tentativi di forzare il blocco navale di Gaza dall’inizio della guerra. A giugno ha fermato la barca a vela Madleen a bordo della quale viaggiava anche Thunberg. L’equipaggio è stato arrestato ed espulso. A luglio 21 attivisti provenienti da 10 Paesi – tra cui due italiani – sono stati intercettati a bordo di un’altra imbarcazione, l’Handala. “Sappiamo che questa è una missione legale secondo il diritto internazionale“, ha rivendicato la parlamentare portoghese Mariana Mortagua, che si è unità alla missione.

Israele ha minacciato ritorsioni: il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir ha presentato al governo un piano in base al quale tutti gli attivisti arrestati saranno trattenuti in detenzione prolungata nelle prigioni israeliane di Ketziot e Damon, utilizzate per detenere i terroristi.



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