Nel 1912 la nave Terranova fu testimone di una delle spedizioni al Polo sud più tragiche della storia: alcuni esploratori non riuscirono a tornare alla base e morirono di stenti. E oggi, dopo oltre un secolo, una nuova missione ci ha regalato per la prima volta il filmato dettagliato dell’imbarcazione che ora riposa sul fondale marino, da quando affondò nel 1943 durante la Seconda guerra mondiale. Un’altra occasione, come riporta uno speciale della BBC Newsper raccontare la sua storia.
La storia della Terra Nova
Verso l’Antartide
La Terra Nova era una nave lunga 57 metri la cui peculiarità era quella di avere uno scafo rafforzato in legno molto spesso per facilitarne la navigazione attraverso il ghiaccio marino. La ciurma britannica si imbarcò per l’Antartide nel 1910, per una spedizione a carattere scientifico, oltre all’obiettivo di Edward Wilson, Henry Bowers, Lawrence Oates ed Edgar Evans e il capitano Robert Falcon Scott di tentante di fare la storia: essere i primi a raggiungere il Polo sud. Raggiungendo il Polo nel gennaio del 1912, il gruppo si accorse però di essere stato battuto sul tempo da una ciurma norvegese guidata da Roald Amundsen.
Il naufragio
A quel punto, dopo aver camminato a lungo, il gruppo britannico decise di iniziare il viaggio di ritorno alla base. Ma, incontrando condizioni meteorologiche insolitamente avverse, cominciò quella che divenne una delle più tragiche spedizioni polari. Edgar Evans, infatti, morì per una caduta durante la discesa da un ghiacciaio. Diverse settimane dopo, Lawrence Oates lasciò lasciò l’accampamento e fu mai più visto. Poco dopo Scott, Bowers e Wilson allestirono un ultimo accampamento, ma, rimanendo intrappolati da una gelida tormenta di neve con rifornimenti in diminuzione, morirono tutti e tre per assideramento e mancanza di cibo.
La nuova terra
IL Terranova fu una delle migliori navi polari del suo tempo e solcò i mari per 60 anni. Dopo la spedizione polare, infatti, la nave continuò a essere in servizio e affondò nel 1943 mentre trasportava rifornimenti alle basi statunitensi durante la Seconda guerra mondiale. Oggi il relitto si trova si trova a 170 metri di profondità al largo della costa della Groenlandia e sebbene sia già stato scoperto nel 2012 dallo Schmidt Ocean Institutela nuova spedizione è stata la prima opportunità di poter registrare un filmato del relitto. Le nuove riprese, infatti, mostrano la Terra Nova colonizzata dalla vita marina, in un tutt’uno con l’oceano, ma le caratteristiche principali della nave in legno sono ancora visibili, tra cui il timone, l’argano e l’albero maestro. “Poter vedere queste parti significative del relitto è stato davvero impressionante”ha commentato alla BBC News Leighton Rolley, responsabile dei sistemi scientifici di Rev Ocean. “Il timone era lì, perfettamente intatto, tra i detriti della sezione poppiera del relitto”. Non è in buone condizioni, spiega l’esperto, ma è diventata una barriera corallina. “È è diventata tutt’uno con l’oceano”ha concluso Leighton Rolley.