L ‘intelligenza artificiale è ufficialmente arrivata tra i banchi di scuola. Il ministero dell’Istruzione e del Merito (Mim) ha infatti pubblicato le prime linee guida nazionali per l’introduzione dell’intelligenza artificiale negli istituti scolastici italiani che fanno parte del decreto ministeriale numero 166 del 9 agosto 2025. Il documento dà indicazioni chiare a dirigenti e docenti, ma anche a studenti e famiglie in materia di AIin particolare riguardo la sua integrazione responsabile all’interno dell’ambiente scolastico.
Il decreto prevede l’attivazione sulla piattaforma Unica di un nuovo servizio digitale pensato per accompagnare le scuole nell’uso corretto Dell ‘intelligenza artificiale. Qui saranno disponibili documenti e contenuti informativi per tutti, mentre dirigenti e personale amministrativo potranno accedere a una mappa delle sperimentazioni avviate sul territorio.
La corretta gestione dell’AI a scuola
Le linee guida dedicate all’intelligenza artificiale nelle scuole nascono dall’urgenza di governare un fenomeno che ha già fatto il suo ingresso nelle classi. L’AI generativa è infatti entrata nella quotidianità di studenti e docenti, senza attendere permessi né regolamentazioni. Da qui l’intervento del Mim, che ha scelto di incanalare questa innovazione in un percorso guidato e responsabile.
Il documento si inserisce in un quadro articolato che parte dal livello europeo, con un allineamento esplicito all’AI Act e al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR)considerati condizioni indispensabili per ogni progetto scolastico che utilizzi l’intelligenza artificiale. Su scala nazionale, le linee guida richiamano la Strategia italiana per l’intelligenza artificiale 2024-2026elaborata da Agid e dal dipartimento per la Trasformazione digitale, insieme al disegno di legge nazionale sull’AI.
Il legame con il mondo della scuola è garantito dal raccordo con il Piano nazionale scuola digitale (Pnsd) e dal ricorso ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)che permettono di finanziare iniziative come la sperimentazione biennale in 15 classi distribuite in quattro regioni e la nascita di campus innovativi.
La nuova strategia ministeriale considera l’intelligenza artificiale come uno strumento al servizio delle persone e della loro crescita, non come un fine in sé. Proprio per questo motivo, le linee guida sottolineano come ogni decisione importante debba essere supervisionata da figure umane qualificatee docenti e personale formato devono essere sempre in grado di controllare, comprendere e annullare ciò che viene prodotto dagli algoritmi.