È stata la giornata del rilascio degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi

È stata la giornata del rilascio degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi


Il presidente ha duramente criticato le amministrazioni americane precedentiin particolare quelle di Obama e Biden: “Prima c’era un’amministrazione debole come quella di Obama, e anche quella dopo, non hanno fatto niente, ma ora avete la pace“. Trump ha anche elogiato i dazi e la sua politica economica, sostenendo che “gli Usa un anno fa erano un paese morto, ora sono il paese più popolare nel mondo“. Trump ha lodato anche Steve Witkoffsua figlia Ivanka “che ama così tanto Israele che si è convertita” e il genero Jared Kushner dietro all’accordo in 20 punti su Gaza. Ringraziamenti anche a Miriam Adelsonricca finanziatrice del partito repubblicano e lobbista pro-Israele, terza finanziatrice del suo comitato elettorale con oltre 100 milioni di dollari per la sua campagna. Ha elogiato Marco Rubioche “sarà il più grande segretario di Stato di sempre“.

Sulla ricostruzione di GazaTrump ha annunciato che i paesi arabi forniranno “grandi quantità di denaro“: “Il gruppo più ricco di sempre” ricostruirà l’area. “Tutto il denaro che ci sarà a disposizione le persone non lo possono neanche concepire, ma questo darà la stabilità a tutto il Medio Oriente“. Ha proposto un “Consiglio della Pace” e ha affermato: “Ora è la chance dei palestinesi per essere migliori e per abbandonare l’odio“. “Dovremmo costruire infrastrutture, scuole, medicina e anche nuove cose come l’Intelligenza Artificiale, invece che fare armi“.

Guardando al futuro, Trump ha annunciato: Ora ci concentreremo sulla Russiarisolveremo la situazione“, riferendosi alla guerra in Ucraina. Sul fronte iraniano, il presidente ha teso una mano a Teheran: “Anche con l’Iran, il cui regime ha inflitto così tante morti in Medio Oriente, la mano dell’amicizia e della cooperazione è sempre aperta“. Trump ha aggiunto che “le nazioni produttive e responsabili di questa regione non dovrebbero essere nemiche o avversarie, ma partner e, alla fine, persino amiche“.

Poco dopo l’inizio dell’intervento del presidente americano due parlamentari israeliani sono stati allontanati dall’aula mentre mostravano un cartello con la scritta “Riconoscere la Palestina”: il parlamentare arabo Ayman Odeh e Ofer Cassifl’unico parlamentare ebreo del partito arabo. Mentre venivano scortati fuori, altri deputati hanno gridato “Trump! Trump!“.

La situazione drammatica nella Striscia di Gaza

Nel frattempo, centinaia di migliaia di palestinesi e di gazawi hanno iniziato a tornare nelle loro città nel nord a Gaza dopo il ritiro parziale delle truppe israeliane, trovando interi quartieri rasi al suolo e cominciando il recupero dei corpi sepolti sotto le macerie: oltre 200 cadaveri sono stati estratti dalle rovine nei primi giorni di cessate il fuoco in un territorio dove si stima che fino a 10mila persone potrebbero essere ancora sepolte sotto i detriti, secondo le autorità sanitarie locali. La speranza è di riuscire a risalire al numero reale delle vittime causate da Israele in questi due anni.

Chi è presente al vertice di Sharm el-Sheikh

Sta per iniziare a Sharm el-Sheikh, la località turistica egiziana sul Mar Rosso, il vertice su Gaza con oltre 20 leader mondiali. L’incontro sarà presieduto congiuntamente dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e dal presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi. L’obiettivo del summit, secondo la presidenza egiziana, è “porre fine alla guerra nella Striscia, rafforzare l’impegno per la pace e la stabilità in Medio Oriente e inaugurare una nuova era” nella regione.



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