I cani blu di Chernobyl? Ecco cosa potrebbe aver modificato il colore delle loro pellicce (no, non sono le radiazioni)

I cani blu di Chernobyl? Ecco cosa potrebbe aver modificato il colore delle loro pellicce (no, non sono le radiazioni)


Cani blu di Chernobyl: un insolito avvistamento, persino per la fauna che si trova nei pressi del disastroso incidente nucleareche ha più volte sorpreso gli esperti. I ricercatori hanno infatti osservato una quantitàrelativamente ricca, di specie animali nei dintorni della centrale, con alci, lupi, cinghiali, caprioli e aquile, alcuni mai avvistati prima. Quella stessa fauna è monitorata, per quanto possibile, da vicinoanche per comprendere gli eventuali rischi di possibili interazioni con animali al di fuori della zona di esclusionequell’area che si estende a trenta chilometri dalla centrale. Ed è stata oggetto nel recente passato anche di documentari. Oggi torna al centro delle cronache con le immagini di cani blu di Chernobyl. Come si spiegano?

Cani blu di Chernobyl: l’avvistamento da parte dei veterinari impegnati sul campo

Venire ricostruisce Avviso scientificole immagini al centro delle discussioni arrivano dai social della no profit Fondo per i futures puliti. Tra i programmi dell’organizzazione, impegnata nel supporto alle comunità colpite dal disastroanche uno interamente dedicato ai cani randagi che si occupa di monitorarli, fornire loro cibo e assistenza veterinaria. Si tratta dei discendenti di quelli che un tempo facevano compagnia alla popolazione nell’area, sopravvissuti alle attività di abbattimento; gli esperti stimano che ci siano circa 700 cani e 100 gatti randagi e che il loro numero, grazie a programmi di sterilizzazionesia diminuito nel tempo. “Eravamo sul posto a catturare cani da sterilizzare e ci siamo imbattuti in tre cani completamente blu – spiegano da Clean Futures Fund- Non ne conosciamo il motivo e stiamo cercando di catturarli per scoprire cosa sta succedendo. Molto probabilmente stanno entrando in contatto con qualche sostanza chimica. Sembrano essere molto attivi e al momento non siamo riusciti a catturarli”.

Niente falsificazioni: cosa potrebbe aver “colorato” i cani blu di Chernobyl

Ma di cosa potrebbe trattarsi? Qualche ipotesi c’è già, come ha spiegato il veterinario Jennifer Betz coinvolta nell’assistenza di questi animali alla rivista IlfScienza: “Sembra che si siano rotolati in una sostanza che si era accumulata sul loro pelo. Sospettiamo che questa sostanza provenisse da un vecchio bagno chimico che si trovava nella stessa posizione dei cani; tuttavia, non siamo stati in grado di confermare con certezza i nostri sospetti”.

L’ipotesi del contatto con qualcosa appare la più verosimile, come rimarcano dall’associazione in un altro post, rimandando al mittente le accuse di aver falsificato le immagini dei cani blu di Chernobyl e specificando che nessuno in seno alla no profit ha ipotizzato che quanto osservato sia dovuto agli effetti radiazioni.



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