Bonus mamme 2025 per le lavoratrici, come accedere, requisiti e quando sarà pagato

Bonus mamme 2025 per le lavoratrici, come accedere, requisiti e quando sarà pagato


Il governo rilancia il sostengo alle lavoratrici con figli e lo fa con un nuovo incentivo economici pensato per alleggerire il peso del lavoro e della famiglia. Si tratta del bonus mamme 2025, un contributo che l’Inps ha ufficializzato con le istruzioni operative diffuse a fine ottobre, in attuazione del decreto-legge numero 95 del 2025. La misura, che nasce nell’ambito della legge di bilancio, punta a sostenere in modo concreto le donne con figli, con un occhio di riguardo a chi concilia ogni giorni lavoro e maternità.

Come accedere al bonus mamme

L’importo previsto è di 480 euro

È un bonus mamme prevede un contributo di 40 euro al mese che verranno erogati tutti insieme per un totale annuo di 480 euro. È destinato alle madri lavoratrici, dipendenti, autonome o libere professioniste, che abbiano almeno due figli. In questo caso, la possibilità di usufruire del bonus cessa quando il figlio più piccolo compie dieci anni. Per chi ha tre o più figli, invece, il beneficio si estende e viene riconosciuto fino al compimento dei diciotto anni del figlio più piccolo.

Non si tratta di un rimborso o di un credito fiscale: l’importo è esentasse e non concorre alla formazione del redditodiventando così un piccolo ma reale aiuto economico diretto.

Requisiti e limiti di reddito

Per ottenere il bonus è necessario che il reddito complessivo da lavoro non superi i 40mila euro annui. Un limite pensato per mantenere la misura rivolta alle famiglie della fascia media. Ad averne diritto, come anticipato, saranno le lavoratrici dipendenti a contratto determinato e indeterminato, ma anche libere professioniste e lavoratrici autonome che hanno lavorato anche solo una parte del mese, in questo caso, il bonus sarà minore. Il beneficio però non è automatico: la domanda va presentata all’Inps entro il 9 dicembre 2025tramite il portale online dell’Istituto (con Spid, Cie o Cns), il contact center, o attraverso i patronati. Chi maturerà i requisiti — per esempio, la nascita del secondo figlio — entro la fine dell’anno, avrà tempo fino al 31 gennaio 2026 per inoltrare la richiesta.

Tempi e modalità di erogazione

L’erogazione avverrà nel mese di dicembre per chi presenterà la domanda in tempo utile, mentre chi lo farà successivamente riceverà il pagamento entro febbraio del prossimo anno. Secondo le indicazioni dell’Inpsnon servirà allegare documenti cartaceo: la verifica dei requisiti anagrafici e lavorativi sarà automatizzata, grazie ai dati già presenti nelle banche dati dell’Istituto.

Le novità previste per il 2026

Il bonus mamme 2025 non si esaurisce qui. La misura, infatti, è destinata a rafforzarsi nel 2026, quando l’importo mensile salirà a 60 auromantenendo la stessa platea di beneficiarie. L’obiettivo dichiarato del governo è quello di favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro e di contrastare la denatalità, due temi che ormai da anni rappresentano una priorità nelle politiche economiche e sociali.

Accanto a questo contributo, il decreto prevede anche altri incentivi indiretti: agevolazioni per i datori di lavoro che assumono madri con almeno tre figli senza un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, e la possibilità, in casi particolari, di chiedere la trasformazione del contratto da tempo pieno a part time per conciliare meglio gli impegni familiari.

Criticità e punti di attenzione

Non mancano però le criticità. Alcune associazioni di categoria sottolineano come il limite dei due figli lasci scoperte le madri con un solo figliospesso le più giovani e in situazioni lavorative precarie. Anche la finestra temporale piuttosto ristretta — con scadenze a dicembre e gennaio — potrebbe creare confusione tra le potenziali beneficiarie, soprattutto in assenza di una campagna informativa capillare.



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