
Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha dichiarato che l’amministratore delegato Luigi Lovaglio è stato informato di essere indagato per presunta manipolazione del mercato e ostacolo alle autorità di regolamentazione nell’acquisizione da parte della banca della rivale Mediobanca SpA.
Monte Paschi ha anche affermato di aver ricevuto un ordine di perquisizione dalla Procura di Milano.
La società è fiduciosa nella correttezza delle sue azioni e sta collaborando pienamente con le autorità, ha affermato nella dichiarazione di giovedì, a seguito di un resoconto dei media.
Alle contrattazioni di Milano il titolo Monte Paschi è sceso del 7,1%, alle 16:35 ora locale del 4,1%.
Giovedì scorso il quotidiano italiano Il Corriere della Sera ha riferito che la procura di Milano sta indagando su Lovaglio e altre due persone – il miliardario Francesco Gaetano Caltagirone e il presidente della Delfin Sarl Francesco Milleri – con l’accusa di aver agito in coordinamento su un accordo che ha permesso a Monte Paschi di prendere il controllo di Mediobanca quest’anno, senza rivelare adeguatamente il loro allineamento al mercato.
Stanno anche indagando sull’acquisto di una parte delle azioni Paschi vendute alla fine dello scorso anno da parte del governo italiano, nonché sull’acquisizione di azioni Mediobanca in violazione dell’obbligo normativo di lanciare un'”offerta pubblica di acquisto”, si legge nel rapporto.
La Procura ha inoltre affermato che l’accordo sull’offerta pubblica di acquisto di Mediobanca sarebbe stato nascosto alle autorità di regolamentazione, tra cui la Banca Centrale Europea e l’autorità italiana di regolamentazione del mercato, secondo l’articolo del giornale.
I rappresentanti di Caltagirone e Milleri hanno rifiutato di commentare. Anche un rappresentante della Procura di Milano ha rifiutato di commentare.
Monte Paschi ha completato l’acquisizione da 17 miliardi di euro (19,7 miliardi di dollari) di Mediobanca a settembre, creando il terzo maggiore finanziatore italiano per asset in un accordo sostenuto dal governo italiano sotto la guida del primo ministro Giorgia Meloni. La banca aveva lanciato l’offerta pubblica di acquisto a gennaio, circa due mesi dopo che la Roma aveva venduto una quota del 15% di Paschi a un piccolo gruppo di acquirenti tra cui Caltagirone e la famiglia Del Vecchio. I due investitori erano anche i maggiori azionisti di Mediobanca.
Quella vendita è stata esaminata dalla Procura di Milano, persone che hanno familiarità con la questione detto in precedenza. Si è cercato di individuare possibili anomalie nel posizionamento, hanno detto alcuni. Il procedimento è nato da una denuncia presentata da Mediobanca all’inizio di quest’anno.
