Internetqualcuno se lo ricorda, aveva E suono precisoriconoscibile, poco piacevole ma incredibilmente amato, quello della connessione dial-up. Quel caratteristico strillo acuto e metallico, la sequenza di fischi e bip che per anni ha annunciato l’ingresso nel mondo virtuale, addirittura prima della nascita del websta per scomparire per sempre. Tra poche settimane, il 30 settembre 2025dopo 34 anni di onorato servizio Aol spegnerà definitivamente i suoi server dial-up.
I motivi della chiusura
La motivazione ufficiale è semplice: “Aol valuta regolarmente i suoi prodotti e servizi e ha deciso di interrompere il servizio Internet dial-up”. Dietro questa dichiarazione asciutta si cela una realtà economica inesorabile: gli utenti dial-up di Aol sono calati da 1,5 milioni nel 2015 a poche migliaia nel 2021rendendo il servizio economicamente insostenibile.
Cala il sipario sua modalità di accesso al web tanto anacronistica quanto romantica, che per qualche utente isolato delle zone remote degli Stati Uniti era, evidentemente, l’unica possibilità di collegamento in rete. Ora quel manipolo di irriducibili dovranno provare altre strade, decisamente più moderne e costose come Starlinkma l’evoluzione tecnologica è ineluttabile.
Il dial-up era una tecnologia affascinante nella sua semplicità. Utilizzava le linee telefoniche esistenti (Pstn – Rete telefonica a commutazione pubblica) per stabilire una connessione a Internet attraverso un modem che modulava i dati digitali in segnali audio. Il processo richiedeva letteralmente di “comporre” un numero telefonico per raggiungere il provider di servizi Internet.
La velocità massima teorica era di 56 kilobit al secondo con i protocolli V.90 o V.92, anche se nella pratica si attestava spesso tra i 40-50 kbps. Per fare un confronto, mentre una pagina web moderna può pesare diversi megabyte, con il dial-up scaricare una singola Foto ad alta risoluzione poteva richiedere diversi minuti. Un tempo si aveva la pazienza di aspettare per scoprire cosa c’era nel cyberspazio, ora scrolliamo decine di MB al secondo senza neppure renderci conto di cosa abbiamo visto o letto.
Con la chiusura del servizio dial up di Aol, il provider americano attivo con questo nome dal 1991si chiude forse definitivamente la stagione di un Internet di altri tempi che resterà memoria di qualche boomer smanettone e di vecchi film degli anni ’90 come C’è posta per te. Non si chiude invece il tema ancora attuale del digital-divide. Basta dire che solo in India circa 648 milioni di persone non hanno accesso a Internet, in Etiopia l’81% della popolazione è off-line, e zone tagliate fuori dalla connessione veloce esistono anche nei paesi più evoluti, Italia compresa.