Schwa e asterischi nelle comunicazioni ufficiali, il ministero dell’Istruzione invita allo stop con una circolare

Schwa e asterischi nelle comunicazioni ufficiali, il ministero dell’Istruzione invita allo stop con una circolare


Lo Sch torna a far discurere. Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha inviato una circolare alle scuole italiane con cui “invita a mantenere l’uso di un linguaggio corretto e accessibile, nel rispetto delle norme linguistiche vigenti“. In pratica, un invito a non utilizzare asterisco e Sch nelle comunicazioni ufficiali, che comprendono anche i testi dei siti web degli istituti. Il provvedimento si basa sul parere dell’Accademia della Cruscache ha evidenziato come questi segni grafici possano ostacolare la chiarezza e l’uniformità dei testi istituzionali.

Niente schwa nelle comunicazioni ufficiali

Il ministero dell’Istruzione ha fatto sapere di aver ricevuto, negli ultimi mesi, diverse segnalazioni riguardanti l’uso dell’asterisco e dello Sch (ə) – utilizzati per indicare il genere neutro – in documenti e comunicazioni scolastiche. Questi simboli hanno sollevato un dibattito sulla loro compatibilità con le regole della

lingua italiana.A seguito delle segnalazioni, il ministro Giuseppe Valditara ha deciso di intervenire con una circolare ufficiale destinata a tutte le istituzioni scolastiche. Nel documento si legge che “ l’uso di segni grafici non conformi, come l’asterisco e lo schwa (ə), è in contrasto con le norme linguistiche

e rischia di compromettere la chiarezza e l’uniformità della comunicazione istituzionale”. Il ministero sottolinea, inoltre, l’importanza di mantenere una terminologia accessibile e coerente nei testi ufficiali. L’Accademia della Crusca, più volte interpellata sul tema, ha ribadito che l’impiego di tali segni grafici nei documenti istituzionali non è grammaticalmente corretto e può compromettere la leggibilità el’accessibilitàdei testi. “ L’uso arbitrario di questi simboli introduce elementi di ambiguità e disomogeneità, rendendo la comunicazione meno comprensibile e meno efficace”, si legge ancora nella circolare. Il dibattito è acceso, ma l’uso di questi simboli non è frequente nelle comunicazioni istituzionali delle

scuole.



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