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Dopo la nomina dell’ex allenatore del Napoli e degli Azzurri Luciano Spalletti alla guida della Juventus, molti speravano che il tattico italiano fosse il candidato giusto per accendere una scintilla nel campo dei giganti torinesi, tuttavia, i Bianconeri continuano a trovarsi in una profonda crisi.
La Gazzetta dello Sport indica che nonostante abbiano assunto tre allenatori diversi, rispettivamente Thiago Motta, Igor Tudor e Spalletti nell’arco di un anno, problemi simili rimangono evidenti all’interno del club, e l’impatto di Spalletti sulla squadra è tutt’altro che evidente.
Resta evidente che la Juventus manca di qualità a centrocampo e che la squadra bianconera invoca un “mediano” che possa fiorire con il sistema di Spalletti. Tuttavia, viste le circostanze finanziarie del club, resta altamente improbabile che i bianconeri possano effettuare un’acquisizione significativa.
Tuttavia, Spalletti deve ancora sbloccare il potenziale dei suoi giocatori e massimizzare l’efficienza delle sue risorse a disposizione poiché la Vecchia Signora si trova al 7° posto con 23 punti, avendo ottenuto solo 8 punti su 15 disponibili nelle ultime 5 partite.
Una crisi totale è evidente sotto Spalletti perché la sua filosofia che prevede passaggi corti e movimenti rapidi trova Kephren Thuram fuori posto, l’utilizzo di Kenan Yildiz e Francisco Concecaio alla guida di una forza d’attacco a due è stato un flop totale in quanto i due non sono riusciti a entrare nell’area del Napoli per un intero tempo, Jonathan David e Lois Openda continuano a vivere momenti bui da quando hanno iniziato la loro vita in Bianconeri ed Edson Zerghova rimane incapace di giocare un’intera partita a causa della mancanza di partita. forma fisica.
Con la Juventus che affronterà il Pafos in Champions League, seguita da Bologna e Roma in Serie A, le prossime partite saranno cruciali per Spalletti per evitare di essere esonerato prima della fine della stagione, quando scadrà il suo contratto.
Julian Faustini e GIFN
